Speciale Muskelrock 2019


Rok and Roll On The Sea - Festa del Redentore


Ciao Alex!


L'Antro di Ulisse Vol. XXII


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Recensione: Anthrax "For All Kings"

Anthrax "For All Kings"

(Nuclear Blast)

Per Chi Ascolta: Thrash Metal da parte di chi questo genere l'ha inventato

L'incipit epico proprio non te lo aspetteresti dagli Anthrax nell'anno 2016, fortunatamente al minuto 1:30 di "You Gotta Believe" Charlie Benante ingrana la quarta lanciando la classica sfuriata dei newyorchesi. Chiariamolo subito, niente per cui strapparsi i capelli (il ritornello è ben lungi dall'essere vincente), tuttavia il groove è quello giusto, caratteristica questa condivisa con "Monster At The End": ritmica scolpita nell'acciaio, linee vocali cantabilissime, sensazione di deja vu inevitabile. Va meglio il brano omonimo, graziato da batteria arrembante e ficcanti melodie, proprie quelle che, inaspettatamente, prendono il sopravvento in "Breathing Lighting", sorta di Journey in versione thrash che lascia tanto interdetti quanto soddisfatti al 100%. Di contro, la randellata "Evil Twin" rappresenta un clamoroso salto all'indietro di almeno venticinque anni, puntando tutto su aggressività tout court e dinamismo contagioso per i quali, all'epoca, gli Anthrax facevano ovunque proseliti. A loro volta, "Blood Eagle Wings" e "All Of Them Thieves" presentano piacevoli inflessioni NWOBHM piegate a rocciosi mid tempo a tratti sfocianti nello speed d'ordinanza. E "Zero Tolerance" funge da bordata conclusiva che mancava per chiudere il cerchio di un album in cui l'ingresso in pianta stabile del solista Jon Donais (prelevato dagli Shadows Fall) non ha apportato sostanziali novità. Invecchiare dignitosamente, dal punto di vista artistico, è impresa ardua per chiunque: gli Anthrax ci stanno riuscendo, gliene sia dato atto.


 

Massima Allerta: Disco equilibrato, suonato e prodotto ad alti livelli

Colpo Di Sonno: Who cares?