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Recensione: Björk “Bastards”

Björk “Bastards”

(One Little Indian/Self)


Per Chi Ascolta: Electro all’avanguardia

Già di per sé, il comeback del folletto islandese sarebbe da accogliere con fanfare e squilli di tromba, vista la rilevanza artistica dimostrata nell’ultimo trentennio da Björk. La quale, come se non bastasse, ha fatto precedere questa release da una manifestazione d’intenti assai ambiziosa (“raccogliere insieme l’essenza dei remix”). Sgombriamo subito il campo dagli equivoci: non siamo di fronte al solito cd dato in pasto alle masse danzanti per lucrare su pressione del discografico di turno. E non potrebbe essere altrimenti, dato che le tracce qui destrutturate sono diretta discendenza di quel “Biophilia”, visionario progetto multimediale, pubblicato lo scorso anno ed accolto da unanime plauso di critica, non seguito però da adeguate vendite. In effetti, “Bastards” dà nuova linfa al precedente parto discografico, quasi umanizzandolo, rendendo trascinanti composizioni senza dubbio innovative, ma alquanto introspettive e, per usare un eufemismo, non immediate. Ad esempio, davvero pazzesco il lavoro di restyling curato dai micidiali Death Grips in “Sacrifice” e “Thunderbolt”, rivestite di frenesia sincopata, in linea con i ritmi nevrotici del vivere (post)moderno, come pure fa centro Matthew Herbert alle prese con “Mutual Core” e “Crystalline”, che vedono moltiplicato l’aspetto percussivo di brani in origine statici. Da incorniciare altresì l’esotismo digitale e mai pacchiano affrescato in “Mutual Core” dai These New Puritans, che regalano un mirabile bozzetto lounge/etno/folk. Di contro, Alva Noto si limita al compitino ambient facile facile in “Dark Matter”, stranamente prosciugata quando avrebbe invece meritato un trattamento maggiormente invasivo. Il cantante siriano Omar Souleyman, tuttavia, riprende la giusta rotta imprimendo umori che profumano d’India a “Crystalline” e griffando un perfetto singolo da dancefloor, parimenti al dubstep barbarico di “Solstice” firmato Current Value. Come auspicato, “Bastards” riesce ad abbinare originalità stilistica a groove cui è impossibile resistere. Un lavoro, quindi, che non va considerato unicamente alla stregua di ottima raccolta di remix, ma che brilla di una luce particolare, come quella del sole sul mare d’Islanda. Inimitabile Björk


 

Massima Allerta: Almeno 4-5 remix spaccaclassifiche

Colpo Di Sonno: Non qui.