Speciale Muskelrock 2019


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Ciao Alex!


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Recensione: The Darkness "Hot Cakes"

The Darkness "Hot Cakes"

(Wind-Up)

Per Chi Ascolta: The Darkness, Sweet, Slade, Queen, etc

Amati o odiati, i glam-rockers inglesi The Darkness tornano sulle scene internazionali con un nuovo album nella classica formazione composta da Justin Hawkins (vc, ch), Dan Hawkins (ch), Frank Poullain (bs) e Ed Graham (bt), dopo che i progetti portati avanti dalla separazione del 2006 (Hot Legs e Stone Gods) non hanno dato i frutti sperati. Li troviamo così oggi alle prese con undici nuove canzoni (quindici nella versione de-luxe) che risollevano le quotazione del quartetto dopo il mezzo passo falso di "One Way Ticket To Hell... And Back", tornando allo spirito più genuino che aveva caratterizzato l'esordio "Permission To Land" del 2003 e quindi assicurando divertimento, spensieratezza e tonnellate di glam su una base che deve sempre tanta ispirazione a gente come Sweet, Slade, T-Rex, Aerosmith e Queen. Sin dall'opener "Every Inch Of You" i Darkness dichiarano le loro intenzioni, ovvero rock luccicante, riffs di chitarra semplici ed incisi, voce che senza preavviso passa al falsetto, ritornello orecchiabile, in una parola... intrattenimento! Citazioni dei Thin Lizzy mescolate agli Sweet vengono inserite nella spigliata "Nothin's Gonna Stop Us", ma "With A Woman" è una delle migliori canzoni del cd con buon lavoro strumentale ed un cantato ben congegnato, il tutto richiamando Free, primi Whitesnake ed Ac/Dc con melodie più ruffiane ed un refrain molto catchy. "Keep Me Hangin' On" è piacevole senza tuttavia impressionare, ma i fratelli Hawkins piazzano altri colpi vincenti col tempo medio "Living Each Day Blind", con la spensierata "Everybody Have A Good Time" e l'orecchiabilità tutta americana di "She Just A Girl, Eddie", concludendo il tour-de-force con la graffiante "Forbidden Love" che attualizza e filtra attraverso la sensibilità dei Darkness alcune linee guida del songbook dei Queen. A dispetto dell'energia profusa, non mi hanno convinto più di tanto "Concrete" e neppure la cover di "Street Spirit" dei Radiohead, diversissima dalla versione originale (punto per loro) quanto forzata e poco ispirata (punti a demerito), ma le quotazioni tornano a sollevarsi con "Love Is Not The Answer", tipico suono anni settanta riveduto e corretto anche grazie all'ottimo missaggio di Bob Ezrin. L'edizione deluxe prosegue con la semi-inutile versione acustica di "Love Is Not The Answer", unico brano per cui non varrebbe la pena acquistare tale versione di "HC". Meno male che le altre tracce sono il demo acustico di "I Can't Believe It's Not Love" (fra Queen per lo spirito scanzonato e Billy Joel per quello pop), l'irriverente "Pat Pong Ladies" e "Cannonball" (un pò di T-Rex e di Sweet sparsi qua e là) impreziosita dal flauto dell'ospite Ian Anderson (Jethro Tull). Riassumendo: energia, divertimento, semplicità, un briciolo di (calcolata) spacconeria e tanta semplicità. D'accordo, originalità poca e qualche calo di tensione lungo la tracklist, però ascoltateli a tutto volume e poi ne riparliamo. Ultima annotazione: i Darkness sono in tour mondiale con Lady Gaga. Ciao.


 

Momento D'Estasi: "With A Woman", "Forbidden Love", "Living Each Day Blind"

Pelo Nell'Uovo: non siamo ancora ai livelli del 2003, ma la strada intrapresa per tornarvi pare quella giusta