Speciale Muskelrock 2019


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Ciao Alex!


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Recensione: Demon "Unbroken"

Demon "Unbroken"

(Spaced Out Music/Plastic Head)

(..al cuore non si comanda)

Per Chi Ascolta: Hard’n’Heavy

Autori di autentici capolavori quali “The Plague”del 1983, “Breakout”(’87) “Taking The World By Storm”(’89), probabilmente l’apice creativo della loro carriera e “Hold on to the Dream”(’91), i Demon avevano affrontato il nuovo secolo nel migliore dei modi con lo stupendo “Spaced Out Monkey” del 2001 che ancora una volta, sviluppava la loro particolare e geniale mistura fra hard’n’heavy, epic metal e progressive. Purtroppo, il successivo “Better the Devil you Know” del 2005, portava il gruppo a rinnegare completamente l’essenza stessa del proprio sound, riportandolo d’un tratto al sound minimale e assai semplice dell’album d’esordio “Night of the Demon” del 1981, manifesto perfetto,questo sì, della nwobhm. A mio giudizio però i veri e geniali Demon sono quelli dei lavori citati in apertura per cui, la valutazione di “Unbroken” non può prescindere dalle suddette considerazioni. Insomma, pur essendo inferiore a quello del 2001, il nuovo lavoro è senz’altro superiore a quello del 2005, collegandosi e non poco, a “Unexpected Guest” che, uscito nel 1982, conteneva i germi della futura e bellissima evoluzione del sound del gruppo di Dave Hill, unico superstite dell’allora magica formazione e solo la mancanza al suo fianco di Steve Brooks, Andy Dale e Ray Walmsley, può giustificare una simile involuzione artistica. Del resto, quando ascolterete “Unbroken” forse capirete meglio il mio panegirico iniziale perché davvero troppa differenza c’è fra l’iniziale e bellissimo heavy epic di “Prey” e la conclusiva e melensa ballad “I Still Believe”. Nel mezzo troviamo “Shine A Light”, ancora debordante hard’n’heavy dal refrain solenne, la stupenda “Unbroken” che ammanta di flavour epic il furioso incedere heavy classic e lo slow assassino della commovente “Wings of Steel” dal bellissimo inciso di piano che sorregge la fantastica melodia di base che la caratterizza. La seguente “Fill Your Head With Rock” è un’altra mazzata di purissimo e scattante heavy metal, mentre in “Take Me To Your Leader” rivive tutta la magia dell’incommensurabile “Taking The World By Storm”. Se “Private Lives” è Ancora pregevole hard rock ma nulla più, le seguenti “We Can Make It”,”What About The Night” e la già citata “I still Believe”, pur formalmente perfette, non sono certo all’altezza del gruppo. La produzione è comunque fantastica e il digipack assai bello ,per cui ascoltatelo ragazzi ma credetemi andate a riscoprire i lavori citati in apertura.


 

Momento D'Estasi: “Prey”, “Shine A Light”, “Unbroken”, “Wings Of Steel”,”Fill Your Head With Rock”, “Take Me To Your Leader”…..

Pelo Nell'Uovo: il panegirico iniziale…….

Per Chi Ascolta: Hard Rock ed Heavy Metal britannico

A sette anni di distanza da "Better The Devil You Know" tornano i veterani della scena heavy metal inglese con dieci nuove composizioni più una breve intro impachettate in un bel digipack arricchito da 12 pagine interne. Dave Hill è sempre alla guida dei Demon con la sua voce carismatica, con una nuova coppia di chitarristi (David Cotterill e Paul Hume) che affiancano i confermati Paul Johnson (bs), Neil Ogden (bt) e Paul Farrington (tast), gli ultimi due fidati coautori delle canzoni insieme a Hill. Molti di voi avrete nella vostra discografia i primi due fondamentali album dei Demon, " Night Of The Demon" (1981) e "The Unexpected Guest" (1982) - in caso contrario correte a procurarveli e colmate questa imperdonabile lacuna - che contribuirono alla crescita ed all'affermazione della NWOBHM, ma pur se fra mille e mille avversità (decessi, rinnovi di line-up, etc) questa band albionica è sempre riuscita a calare albums di un ragguardevole spessore come l'epico "Taking The World By Storm" (1989) e, dopo tanti anni, il rischio di autocitazione o stanchezza compositiva è sempre in agguato.  Fortunatamente i nostri riescono ad evitare questa trappola e mostrano una rimarchevole freschezza espositiva ed una produzione adatta a far risaltare al meglio il loro sound. Superata la breve intro, ci imbattiamo in "Prey", epico heavy metal guidato da un fenomenale Hill che ci regala anche un refrain anthemico e di presa. "Shine A Light" ha un retrogusto di Black Sabbath (nella strofa) e Whitesnake dei primi anni ottanta (pre-ritornello) senza cadere in inutili tentazioni nostalgiche, insomma, una sorta di 'old school revisited' ed il risultato è più che godibile. La titletrack è un inno allo spirito saldo della band, un rutilante heavy rocker che ambisce alla palma di migliore canzone dell'album e, mi sbilancio, fra le migliori cinque mai composte da Hill e soci, impreziosita da robuste tastiere, da indomite chitarre e da un travolgente assolo di chitarra. Le atmosfere si rilassano con la successiva "Wings Of Steel", graziato da importanti lavori di pianoforte e tastiere e da un ispiratissimo cantato dalle tonalità così epiche e pompose da far degna concorrenza ai Magnum, ma "Fill Your Head With Rock" accelera il passo e rende più metalliche le atmosfere che raggiungono l'apice nell'anthemico (e un pò scontatello) refrain. "Take Me To The Leader" e "Private Lives" hanno un approccio meno lineare, più impegnato e per questo richiedono qualche ascolto in più per essere assimilate e poterne apprezzare il prezioso lavoro strumentale. I ritmi non sono anfetaminici neanche su "We Can Make It" e "What About The Night" ove Dave ricerca maggiormente il lato melodico; "I Still Believe" è un'ardente power ballad che chiude con appassionata foga il ritorno sulle scene dei ritrovati Demon alle prese con quello che si preannuncia uno dei loro migliori lavori di sempre (almeno fino al prossimo capitolo!!!).


 

Momento D'Estasi: belli i testi (mai banali); Unbroken, I Still Believe, Wings Of Steel

Pelo Nell'Uovo: sette anni senza Demon, ma se questi sono i risultati...