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Recensione: Diabulus in Musica “Argia”

Diabulus in Musica "Argia

(Nalpalm Records)


Per Chi Ascolta: symphonic metal, Epica.

A distanza di due anni dall'acclamato e da me molto apprezzato "The Wanderer", gli spagnoli Diabulus in Musica ritornano con "Argia" e non deludono le attese. Pur leggermente più melodici rispetto al precedente, non perdono il loro trademark fatto di cori da cattedrale (l'intro "Et Resurrexit), violente sferzate metal e melodie orecchiabili. Non mancano nemmeno questa volta le collaborazioni eccellenti. La prima guest compare in "Furia de Libertad", un pezzo mid-tempo, con accelerazione centrale, dal sapore western in cui la brava Zuberoa Aznarez duetta con la conterranea Aylin Gimenez, talentuosa vocalist dei norvegesi Sirenia. Le due voci si fondono alla perfezione essendo l'una più corposa e votata alla lirica e l'altra più dolce e dallo stile pop. La seconda ospitata è quella di Thomas Vikstrom dei leggendari Therion in "Encounter at Chronos' Maze", traccia dall'incedere epico e solenne, dai riff maestosi così come si addicono alla voce imponente di lui e a quella di Zuberoa che si fa ancora più teatrale. Il mio personale highlight è "Healing", un pezzo dai riff death metal mescolati alle tradizionali orchestrazioni, cori e dal finale magnifico con assolo lirico in quella che somiglia ad un'aria. Tutto da ascoltare e pieno di sorprese. Ovviamente c'è anche spazio per i momenti sentimentali con la power ballad "Eternal Breeze" e "Indigo" che invece si ispira alla musica folk, celtica così come faceva la title track del precedente lavoro. Per chi ama il sinfonico mescolato al metallo, "Argia" può essere senza dubbio una delle uscite più gradite dell'anno; da parte mia è caldamente consigliato.