Speciale Muskelrock 2019


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Recensione: Eclipse "Armageddonize"

Eclipse "Armageddonize"

(Frontiers Records)

Per Chi Ascolta: Hard Rock e Melodic Heavy Metal

Una fervente aspettativa iniziava a crearsi intorno all'uscita del quinto album del gruppo svedese,soprattutto alla luce del vibrante Are You Ready To Rock e dell'ancor più sensazionale Bleed And Scream.Sulla scena dell'hard rock scandinavo già dalla fine degli anni 90,il gruppo originario di Stoccolma sì è infatti ritagliato col passare del tempo una posizione di tutto rispetto accanto a realtà affermate come gli H.E.A.T.,i Reckless Love e i connazionali W.E.T.. Il songwriting degli Eclipse ha conosciuto una svolta effettiva nel 2008 con il passaggio quasi repentino da un AOR piuttosto altisonante ad un hard'n'heavy che permane a tutt'oggi molto melodico e orecchiabile,contraddistinto da una sequenza di brani contagiosi che si inanellano gli uni con gli altri come perle di una collana,enfatizzati da una produzione cristallina. Il maggiore potenziale del gruppo è da ricercarsi nella versatilità straordinaria del registro vocale di Erik Märtensson e nel chitarrismo incisivo di Magnus Henriksson,con il supporto di una sezione ritmica molto solida,composta da Robert Bäck alla batteria e da Magnus Ulfstedt al basso,che conferisce alle singole composizioni la giusta consistenza (ascoltatevi al riguardo "Caught Up In The Rush").Le canzoni godono di un grande airplay radiofonico,ricche come sono di cori armonici e intrecci di chitarra,inserti tastieristici deliziosi a cura di Johan Berlin,brevi assolo tecnici e un rifferrama serrato.Da segnalare in modo particolare il veloce trittico iniziale composto da "I Don't Wanna I'm Sorry","Stand On Your Feet"e "The Storm",energiche e facilmente memorizzabili,la splendida "Blood Enemies"dalla chiara l'influenza Gary Moore,la nervosa "Breakdown",con un lavoro alla sei corde affine per ispirazione allo stile chitarristico di John Sykes era Blue Murder,e la ballad "Live Like I'm Dying" resa intensa da una prestazione maiuscola di Märtensson.Il titolo del disco è il risultato di un divertente gioco di parole tra l'album Adrenalize e la canzone Armageddon It dei Def Leppard,anche se,eccettuati alcuni palesi richiami soprattutto sul piano vocale alla band britannica,gli Eclipse tendono con questa prova ad allontanarsi in maniera progressiva ma costante dagli stilemi di un certo hair rock in voga negli anni 80 e che vedeva tra i suoi massimi esponenti gli stessi Def Leppard e,per restare nel Nord Europa,i norvegesi TNT.


 

Cosa Funziona: la freschezza compositiva e l'ottimo bilanciamento di voce e chitarra

Pelo Nell'Uovo: alcuni rimandi ,in verità sempre più rari,ai classici del genere,potrebbero risultare troppo di maniera per quanti desiderano una maggiore originalità ma è pur vero che Armageddonize rappresenta un deciso passo in avanti degli Eclipse nella realizzazione di un loro stile più personale