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Recensione: Electro Nomicon "Unleashing the Shadows"

Electro Nomicon "Unleashing the Shadows"

(No Remorse Records)

Per Chi Ascolta: metal classico, Dio, Scorpions, Riot

Interessante progetto quello avviato già qualche anno fa dal batterista americano Owen Bryant, affiancato dagli argentini Juan Josè Fornès dei Triddana, alla chitarra, e soprattutto da Diego Valdez degli Helke,r alla voce. Proprio il vocione alla Ronnie James Dio del cantante di Buenos Aires ha attirato la mia attenzione su "Unleashing The Shadows", e devo dire che le aspettative non sono assolutamente deluse. Metal senza tanti fronzoli, con melodie efficaci e canzoni semplici ma ben strutturate. Il meglio il nostri lo danno in quei brani orecchiabili ma di una certa potenza, tanto da ricordare i migliori Scorpions. "I Believe", "Do You Remember" o "Take Me" sono pezzi che non sfigurerebbero in un ipotetico "Best Of" degli anni '80. Naturalmente il discorso non cambia quando si martella un po' di più, ed ecco che "The Art Of Destruction" e "New Beginning" rimandano alla potenza teutonica degli Accept. Bella anche la power ballad "Far Away", con Valdez che se proprio non può essere accostato a Dio, vale almeno Nils Patrick Joahnsson degli Astral Doors. Si perde qualcosa in "Waiting" e "You Are In Shadows", più cadenzate e oscure; prevedibili ma comunque testimanianza di una ampia gamma di sfumature all'interno dell'album. Oggigiorno nel metal non si inventa più nulla, ma se il verbo viene ancora diffuso in questo modo possiamo dormire tranquilli tra due morbidi cuscini.


 

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