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Recensione: Evergrey "A Decade And A Half”

Evergrey "A Decade And A Half"

(SPV/Steamhammer)

Ho sempre pensato, male, di quelle bands che, sotto la pressione delle clausole contrattuali delle compagnie discografiche, smaniose di far cassa, o peggio, per la completa mancanza di ispirazione artistica, sfornano prodotti “finti” sotto forma di raccolte, “greatest hits” e “best of” vari… Se poi ci aggiungiamo l'aggravante della data di release, in pieno periodo natalizio, dove il consumismo dilagante e la corsa ai regali fanno decollare immancabilmente le vendite di cd (quelli "materiali", non quelli fatti in casa...) ero partito per bocciare, senza alcuna remora, questa nuova pubblicazione degli Evergrey “A Decade And A Half”. Ed invece, dopo un paio di ascolti, il mio scetticismo iniziale ha lasciato spazio ad altre più approfondite considerazioni. Questo loro primo “best of” non è una semplice "raccolta natalizia" ma un doppio cd (al prezzo di uno), con una ventina e passa di canzoni e quasi 100 minuti filati di musica. Manna per chi, come me, non ha mai avuto il piacere di approfondire a pieno, le conoscenze nella storia e soprattutto nella lunga discografia degli svedesi. Inoltre gli Evergrey non sembrano soffrire affatto di mancanza di vena creativa considerando che l’ultimo album, “Glorious Collision” pubblicato quasi un semestre fa, è forse uno dei loro migliori lavori in assoluto. Il singolo “Wrong” è stato addirittura disco d’oro (superate le 10.000 copie vendute nella sola Svezia). Avendo avuto pure il piacere di conoscerli personalmente in un’intervista durante il loro recente tour con i Kamelot, credo fermamente nel loro spassionato rispetto verso i fans, vecchi o nuovi (grazie a questa raccolta?) che siano. Oltre al solito geniale artwork in copertina , il cofanetto offre 24 pagine di informazioni e foto inedite, racchiuse in un booklet, veramente ben rifinito. Analizzando poi il prodotto musicale in sè stesso, nei due cd ci viene riproposto un piacevole viaggio in tutti gli otto album della loro discografia. Anche se il loro debut-album ('The Dark Discovery' 1998) ci è qui riproposto “solo” tramite le versioni live “Blackened Dawn” e “For Every Tear That Falls” che avevamo già apprezzato nel DVD “A Night To Remember” (che raggiunse, neanche a dirlo il numero uno delle charts svedesi). E sono proprio altri due estratti del concerto live nella natia Goteborg a risultare tra i momenti più toccanti e riusciti dell’intera raccolta. La favolosa ballad “For Every Tear That Falls“ dove il magistrale Tom duetta ad arte con la fascinosa mogliettina Carina Englund e quella “When The Walls Go Down” emozionale e ricca di feeling, anche grazie al prezioso contributo di un quartetto d’archi (il Gothenburg String Quartet) che aveva arricchito il loro sound live allo Stora Teatern. Il recente “fuori tutti“ ovvero il massiccio split, con il solo tastierista Rikard Zander sopravissuto alla corte del gigantesco Tom, poteva risultare devastante e minare definitivamente il futuro del combo scandinavo. Paradossalmente, sembra aver prodotto l’effetto inverso. I nuovi innesti degli esperti Marcus Jidell (già visto nei Pain e nei Royal Hunt) alla chitarra, del bassista Johan Niemann (Evil Masquerade, Tiamat, Therion e Mind's Eye) e del giovane Hannes van Dahl alla batteria sembrano aver regalato energia e nuova linfa vitale al prosieguo della carriera degli Evergrey. Il risultato evidente è la presenza di ben tre pezzi in questa raccolta, provenienti direttamente dal recentissimo “Glorious Collision”. Autentici pezzi da novanta (anche se per certi versi lontani dalle sonorità dei loro primi tempi) già entrati di diritto nella storia degli Evergrey : ”Leave It Behind Us”, “Frozen” e “Wrong”. Queste ultime due canzoni rappresentano pure gli extra/unreleased dei due cd, e ci vengono riproposti in una particolarissima versione live unplugged. Se da una parte perdono gran parte della loro aggressività e carica “metal” e sembrano sian stati registrati nel tour bus o in qualche retro bottega, a giudicare dalla qualità sonora, non son certamente mere e “semplici” versioni voce/chitarra acustica (il coro polifonico è da brividi!) Grazie a questa raccolta mi son ascoltato tutta la loro storia tuffandomi nelle sonorità più heavy di canzoni quali “Rulers of The Mind”, “Blinded” (dall’inizio quasi trasheggiante) nei lenti (“Faith Restored”) e nella toccante “A Touch of Blessing”. Ce n’è veramente per tutti i gusti, per gli amanti di sonorità dark, gothic, progressive, del metal melodico. Spicca su tutti, l’imponente frontman Tom Englund, una delle voci più espressive, potenti e cariche di pathos di tutto il nostro movimento musicale. Un prodotto, in definitiva, che ai true fans degli svedesi magari dirà poco, ma che potrebbe rivelarsi utile regalo da mettere sotto all'albero di coloro i quali ancora non conoscono a fondo gli Evergrey. A meno che non preferiate il libro di “Cotto e Mangiato” o l’ultimo Live di Tiziano Ferro…


 

Momento D'Estasi: Gli ultimi estratti da “Glorious Collision” e i pezzi live.

Colpo Di Sonno: Io non sono riuscito a trovarlo