Speciale Muskelrock 2019


Rok and Roll On The Sea - Festa del Redentore


Ciao Alex!


L'Antro di Ulisse Vol. XXII


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Recensione: Giant X "I"

Giant X "I"

(SPV/Kizmaiaz)

Per Chi Ascolta: hard rock, Van Halen, Kiss, Thin Lizzy

Probabilmente il prode Rock N' Rolf deve essersi reso conto che la vita da pensionato non fa per lui, ed ecco che dopo il gradito ritorno dei Running Wild, una delle reunion più veloci nella storia della musica, il capitano raddoppia con i Giant X. La band è frutto della collaborazione con il chitarrista e produttore Peter J. Jordan, già da tempo fido compare di Rolf nei Running Wild; l'idea è quella di dar vita ad un sound debitore delle radici rock del duo, comprensibilmente poco proponibili da una ciurma di pirati metallici. Sarà che per un ultra ventennale fan dei Running Wild è impossibile non trattenere un sorrisino pensando al burbero Rock N' Rolf che invita una signora cantandole la sbarazzina "Let's Dance", bisogna ammettere che l'album, nella sua semplicità, regala un'oretta di armonia. Musicalmente non c'è molto da segnalare: "Soul Survivors" si basa su di un riff energico e secco, metallico ed efficace; "Badland Blues" ben rappresenta le atmosfere polverose del sud degli States"; "Don't Quit 'til Tomorrow" possiede un bel "ooh ooh ooh" da stadio e "Go 4 It" è un azzeccato tributo ai Van Halen. Poca cosa comunque, ma sempre meglio dei chitarroni moderni e ribassati di "Friendly Fire", mentre nel testo della conclusica "R.O.C.K." vengono citati tra gli altri Nirvana e Nickelback...ma non doveva essere un ritorno alle radici? Disco per i fanatici dei Running Wild o per chiunque desideri ascoltare qualcosa di nuovo e contemporaneamente fare un salto indietro nel tempo di 30 anni.


 

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