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Recensione: Harem Scarem "Thirteen"

Harem Scarem "Thirteen"

(Frontiers Records)

Per Chi Ascolta: Melodic Hard Rock,Hard Rock FM,AOR

Confesso in tutta onestà che se avessi attribuito il giusto peso alle parole pronunziate da Harry Hess nel 2008,all'indomani del rilascio di "Hope",per gli Harem Scarem non ci sarebbe stato più un futuro e sarebbe calato in modo inesorabile il sipario sulla carriera di uno dei gruppi più talentuosi della scena melodic hard rock dei primi anni novanta.Ma lo scorrere del tempo porta spesso a compiere ripensamenti e la formazione canadese,nel frattempo riformatasi e forte del rinnovato entusiasmo suscitato dai responsi favorevoli raccolti con il progetto "Mood Swing II"(rilettura coraggiosa del capolavoro del 1993),torna finalmente a pubblicare un album di inediti. Il nuovo "Thirteen",a dispetto dei rituali scaramantici evocati dal titolo,riprende il discorso musicale esattamente da dove si era interrotto al momento dello scioglimento del gruppo,modernizzando il suono e rendendolo al passo coi tempi senza tuttavia stravolgere i canoni di un trademark compositivo ormai riconoscibile.La plettrata sferzante di "Garden Of Eden"ci consegna un brano dal forte appeal melodico che insieme alla solare "Live It In" incita alla spensieratezza e al divertimento.La voce piacevolmente roca e calda di Hess conferisce smalto a "Early Warning Signs",canzone costruita su un giro ritmico incalzante,e all'energica "Saints & Sinners",mentre il lato più sentimentale degli Harem Scarem rivive nella sontuosa ballad "Whatever It Takes" e nel mood radiofonico di "All I Need".Tutti i brani si succedono senza giri a vuoto,dall' hard rock raffinato di "Troubled Times",con una prova convincente di Peter Lesperance alla chitarra, alle strutture armoniche ariose della sincopata "Never Say Never",fino ai ritornelli irresistibili di "Stardust", connubio riuscito di forza e melodia.Chi pensava che la patina del tempo,complice la lunga inattività,si fosse posata sulle capacità artistiche del gruppo dell'Ontario dovrà invece ricredersi e rimarrà colpito dal brillante stato di forma attuale degli Harem Scarem.


 

Cosa Funziona: Tutto l'album,raffinato ed elegante

Cosa Serve: Quale migliore dimostrazione di ritrovato affiatamento se non un imminente tour dal vivo a supporto di "Thirteen"?