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Recensione: Joel Hoekstra's 13 "Dying to live"

Joel Hoekstra's 13 "Dying to live"

(Frontiers Records)

Per Chi Ascolta: Hard Rock Melodico

Joel Hoekstra, attuale chitarrista degli Whitesnake in sostituzione del defezionario Tommy Aldridge,noto per il suo operato in seno ai Night Ranger in occasione degli ultimi due dischi della formazione statunitense,per la sua militanza nei Trans-Siberian Orchestra e la partecipazione alla commedia musicale Rock Of Ages,nonchè turnista di lusso per Dee Snider e Foreigner, si lancia oggi nel suo nuovo progetto solista di melodic hard rock avvalorandosi della collaborazione di numerosi artisti.Dopo la realizzazione di tre album strumentali il chitarrista originario di New York ha profuso tutte le proprie energie,in fase compositiva ma anche di arrangiamento e produzione,nella stesura di questo Dying To Life.La formazione che accompagna Hoekstra è da capogiro,una vera e propria superband,con Russell Allen e Jeff Scott Soto ad avvicendarsi dietro il microfono e la sezione ritmica composta da Tony Franklin (ex Blue Murder ) e Vinny Appice,rispettivamente al basso e alla batteria.L'album è orientato nella direzione di un hard rock energico,ricco di armonie e dai suoni cristallini,con un dettato ritmico che a livello chitarristico lambisce anche lidi prossimi all'heavy metal più melodico ma anche al rock FM e all'AOR (ne costituisce esempio lampante "Start Again",con le tastiere di Derek Sherinian in grande evidenza).L'alternanza di interpreti vocali consente inoltre a tutti i brani di assumere coloriture differenti e all'insieme di non cadere nella monotonia,con alcune canzoni che sprigionano un flavour Journey alternate ad altre che fanno pensare agli Whitesnake.L'album esordisce in modo deciso con la quadrata "Say Goodbye To The Sun " illuminata da un fulminante assolo di chitarra, ma il notevole estro creativo di Joel Hoekstra risalta in modo peculiare nei brani interpretati da J.S.Soto,soprattutto nella catchy "Until It Left",nella ballad finale "What We Believe" che vede il riuscito duetto con Chloe Lowery (Trans-Siberian Orchestra),e nella trascinante "The Only Way To Go".Mentre la presenza di Toby Hitchcok dei Pride Of Lions fa capolino in "Scream", Russell Allen sorprende per il cambiamento del suo consueto registro vocale nella sincopata "Never Say Never" e in "Anymore",pezzo sbalorditivo per il bilanciamento riuscito di melodia e perizia tecnico/strumentale.Dying To Live è un disco che ha il merito di crescere con il prosieguo dell'ascolto e non mancherà di catturare l'attenzione di tutta quella frangia di pubblico il cui gusto musicale oscilla tra l'hard rock di maggiore impatto e l'heavy metal più orecchiabile.


 

Massima Allerta: Joel Hoekstra si conferma non solo chitarrista eccellente ma anche compositore di prim'ordine.

Pelo Nell'Uovo: l'auspicio che l'apporto di Hoekstra,particolarmente ispirato in questo album solista,possa rivelarsi altrettanto utile e produttivo in sede di songwriting con gli Whitesnake.