Speciale Muskelrock 2019


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Recensione: Linda & The Punch "Obsession"

Linda & The Punch "Obsession"

(Escape Music)

Per Chi Ascolta: Pat Benatar, Pink, power-pop

Pubblicazione insolita per catalogo della Escape Music, questo "Obsession" della ventunenne Linda si dirige verso un arioso ed energico power-pop che, grazie ai contributi degli esperti Steve McEwan (Robbie Willams, Foreigner, Eminem, James Blus, Roger Daltrey), Herman Rarebell (Scorpions), Tommy Denander (Paul Stanley) e del produttore Michael Voss (Michael Schenker, Mad Max), garantisce qualità e composizioni modellate sulla voce di Linda, a metà strada fra Pat Benatar, Robin Beck e Pink. Il pedigree degli autori mantiene presente nei vari brani un fondo di melodic rock/AOR nella sua accezione più light, ma è indubbio come Linda intenda pescare la maggior parte dei suoi fans tra i giovani e gli adolescenti più inclini a consumare le varie Katy Perry del pianeta, offrendo loro al contempo una sostanza rock non riscontrabile nelle sue 'concorrenti'. Nelle iniziali "What A Shame" e "Cold Cold World" scorre una linfa giovane e scanzonata, spensierata ed esuberante come si deve essere quando il bambino sboccia alla vita. "Welcome To London" ammicca al pop-rock femminile dettato da Pat Benatar e Pink, il lento romantico "Wake Up Dreaming Of You" si abbevera maggiormente alla fonte dell'AOR americano e fa da buona colonna sonora dei primi innamoramenti delle ragazzine di tutto il mondo, "Nothing Of Anything" è grintosa ed orecchiabile quanto basta per accattivarsi le simpatie delle stazioni radio, ma "Bite" pare indecisa sulla direzione da seguire e si perde in sonorità malinconiche poco convincenti. "Looking Out For Number One" è una modesta 'riempi-cd' e leggermente meglio si va con l'hard-rockeggiante "Kill The Lights" e "Lost For Words", quest'ultima non lontana dallo stile degli Evanescence, così come "Love Kills Me" può ricordare in alcuni passaggi una Melanie C nei suoi frangenti più rock. La chiusura è affidata alla cover del classico "Because The Night" resa immortale dalla grande prestazione di Patti Smith, ma qui la band ne offre una versione più lenta ed heavy ed anche Linda sembra più concentrata a riprodurre le noti originali piuttosto che tentare di una maggiore personalizzazione. La perdono perchè a 21 anni questo atteggiamento ci può stare ampiamente. Di sostanza se ne trova in "Obsession" e Linda ha sicuramente delle carte vocali da giocarsi alla grande, il team completato da Torsten Asemann (bs, vc), Tim Edler (tast, vc), Ralf Heyne (ch, vc) e Oliver Ross (bt) suona piuttosto affiatato, l'età è dalla parte di Linda... un esordio tutto sommato buono, ma di strada verso il successo ce ne è ancora da percorrere.


 

Cosa Funziona: la voce di Linda su tutto

Cosa Manca: maggiore qualità media, qua vi sono belle canzoni con altre tutto sommato superflue