Speciale Muskelrock 2019


Rok and Roll On The Sea - Festa del Redentore


Ciao Alex!


L'Antro di Ulisse Vol. XXII


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Recensione: Novembre "Ursa"

Novembre "Ursa"

(Peaceville)

Per Chi Ascolta: : Death/Doom atmosferico

L'atteso ritorno dei Novembre, assenti dal 2007, si apre all'insegna della grandeur di "Australis", quasi imbarazzante per la sua bellezza, tra voci vellutate, chitarre ora sognanti e New Wave ora affilate come rasoi, armonie che si sdoppiano magicamente ed una musicalità d'insieme ispiratissima. Se questo è il preludio,"The Rose" punta ancora più in alto regalando il connubio perfetto tra post rock e black metal in zona Borknagar. Stilisticamente "Umana", che parte come gli A Perfect Circle per arrivare a lambire i Wolves In The Throne Room, allarga a dismisura lo spettro sonoro dei Nostri, assoluti padroni della materia trattata altresì nel superbo soliloquio heavy gothic di "Easter", che non dispiacerebbe ai Katatonia. Di contro, la titletrack rappresenta un tuffo nel passato: sorta di "Wish I Could Dream It Again" (1994) in versione matura con parti cantate ondeggianti fra tonalità soffuse e screaming da brividi sostenuti dalle consuete architetture chitarristiche splendidamente cesellate. "Oceans Of Afternoon" va di pari passo attenuando il climax, puntando su un gioco di chiaroscuri ed alchimie ritmiche definibili progressive, mentre "Annoluce", con Carmelo Orlando indiscusso mattatore dietro il microfono, si rivela mid tempo luccicante quanto il mare all'alba. "Agathae" è, invece, inizialmente un saliscendi strumentale dal sapore mediterraneo, poi una sfuriata death, inframmezzata dalla piacevole citazione dell'omonimo brano del primo album. Il cangiante tour de force metallico di "Bremen" rappresenta, a sua volta, un'esplosione di elettricità che si contrappone ad arte al malinconico finale elargito con "Fin", ricollegabile al periodo di "Materia" (2006). Scelte strumentali talentuose, testi affatto scontati, mix e mastering curati dall'esperta mano di Dan Swäno: "Ursa" è un disco praticamente impeccabile. Nove anni sono stati lunghi, ma ne è valsa davvero la pena.


 

Massima Allerta: Originalità e stile ormai riconoscibilissimo

Colpo Di Sonno: Non scherziamo