Speciale Muskelrock 2019


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Recensione: Saxon "Unplugged And Strung Up"

Saxon "Unplugged And Strung Up"

(Udr/Warner)

Per Chi Ascolta: Heavy Metal, Saxon

Tendenzialmente sono diffidente dinanzi a compilation/unplugged/etc, specie quando l'artista in questione ha già pubblicato alcune di queste opere nel corso della sua carriera, ma in questo caso ammetto l'errore di 'prevenzione' poichè Biff Byford (vc), Paul Quinn (ch), Nigel Glockler (bt), Nibbs Carter (bs) e Doug Scarratt (ch) hanno scelto quattordici brani della loro lunga carriera e li hanno ri-arrangiati, modificati e ri-registrati (anche con l'ausilio di un'orchestra) e data nuova vita, conferendo così al presente cd una sua buona ragione di esistenza autonoma e di acquisto anche per i fans che già possiedono i lavori dei Saxon. La presenza di Andy Sneap (Megadeth, Accept, etc) nelle fasi di registrazione, mixaggio e masterizzazione garantisce un'eccellente resa sonora qualunque sia l'aspetto musicale toccato dalla band che, a dispetto del titolo, presenta solo quattro canzoni in chiave acustica, ovvero "Frozen Rainbow", "Iron Wheels" (catturata dal vivo), "Requiem" e "Coming Home". Oltre a "Frozen Rainbow", l'omonimo esordio dei Saxon viene celebrato con una devastante versione remixata di "Stallions Of The Highway" e con "Militia Guard" che ancor oggi brillano di luce propria seppur risentano inevitabilmente di un modello compositivo 'vecchia scuola'. Le versioni orchestrali di "Crusader", "The Eagle Has Landed", "Red Star Falling", "Broken Heroes" e "Call To Arms" suonano ancor più suggestive ed epiche rispetto a quanto siamo abituati ad ascoltare, con archi e fiati che allargano gli orizzonti sonori elevando il tasso qualitativo complessivo. "Forever Free" e "Just Let Me Rock" sono state ri-registrate, mantenendo intatta la grinta e la passione della band cui il potente suono odierno aggiunge brillantezza e corposità, mentre "Battle Cry" viene arricchita da muscolose ed estese aggiunte. Qua finisce la recensione del promo-album, ma sappiate che di "Unplugged And Strung Up" esiste anche una versione col bonus disc "Heavy Metal Thunder", raccolta già pubblicata nel 2002 che racchiude altre tredici brani. Operazione non superflua con spunti divertenti ed interessanti che celebra in maniera un pò peculiare il lungo percorso di Byford e soci.


 

Massima Allerta: mi hanno intrigato in particolare le versioni orchestrali

Pelo Nell'Uovo: i puristi troveranno comunque modo di lamentarsi (non è il mio caso)