Speciale Muskelrock 2019


Rok and Roll On The Sea - Festa del Redentore


Ciao Alex!


L'Antro di Ulisse Vol. XXII


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Recensione: Il Segno Del Comando “Il Volto Verde”

 

Il Segno Del Comando "Il Volto Verde"

(Black Widow Records/Masterpiece)

e lode!


Per Chi Ascolta: dark and progressive rock

Dal lontano "Der Golem" del 2002 molte cose sono cambiate nel gruppo che con il definitivo abbandono di Mercy è ora saldamente nelle mani di Diego Banchero. La prima e più evidente novità sono le vocals teatrali e assai evocative vocals di Maethelyiah ,che donano allo spettrale sound del gruppo una dimensione onirica quanto mai esoterica ,angosciante e assai epic doom. La seconda caratteristica di questo nuovo lavoro è che il tutto è stato ricondotto al crepuscolare dark progressive che caratterizzava il primo omonimo lavoro, lontano anni luce dalle durezze new wave di "Der Golem".Oltretutto la presenza di special guests quali Sophya Baccini,David Krieg ,Claudio Simonetti, Martin Grice e Gianni Leone, ha permesso al songwriting di Diego notevoli variazioni sul tema,pur restando mirabilmente sempre nell'alveo dei dettami propri di una compagine assolutamente unica nel panorama italiano.Completano il gruppo Roberto Lucanato,Davide Bruzzi, Giorgio Neri alle chitarre e Fernando Cerchi on drums,senza dimenticare Freddy Delirio on keyboards che caratterizza da par suo l'oscura intro a titolo "Echi Dall'Ignoto" che introduce all'ascolto del possente hard'n'prog di "La Bottega Delle Meraviglie" con Vinz Aquarian alle tastiere,compagno d'avventura di Diego nel Il Ballo Delle Castagne,dal quale provengono pure Davide,Fernando e Roberto.Proprio l'aurea neo folk del gruppo parallelo di Diego,caratterizza a mio parere la pur drammatica e ancor assai dinamica "Chidher Il Verde",corroborata dal basso pulsante di Diego, anche al Theremin, per un risultato finale che sfiora l'epic dark.Leggiadre acoustic guitars e pesantissimi riffing dark sorreggono la sofferta e dolcissima "Trenodia Delle Dolci Parole"non a caso interpretata dalla soave Sophya Baccini,violentata da un rude break centrale ancestralmente epico. Introdotta dal breve strumentale "Il Rituale" dal vago sapore jazz and fusion con il basso di Diego sugli scudi,irrompe l'oscura e psicotica"La Congrega Dello Zee Dyk" con alle tastiere Maurizio Pustianaz caratterizzata dal mefistofelico salmodiare di David Krieg,cui segue l'epica "Il Manoscritto",magnifico esempio di dark progressive sinfonico, anche se le vocals di Maethelyial sono a tratti improntate sulle coordinate "Colte" della musica degli Egida Aurea. L'intermezzo strumentale de "L'Evocazione di Eva" è appannaggio delle tastiere di Claudio Simonetti,sulle quali si ergono le turgide note del sax prima e del flauto poi di Martin Grice e introduce "Retrospettiva Di Un Amore" che grazie alle lisergiche guitars di Paul Nash e al declamare angosciante di Maethelyian, assume drammatici connotati gothic spezzati solo da improvvise e deflagranti breaks dark.La seguente e altrettanto lugubre"Usibepu" è purissimo dark and prog ,ancor venato di tentazioni teatralmente gotiche e se il selvaggio strumentale "L'Apocalisse" rivede in azione alle keyboards Gianni Leone del Balletto di Bronzo,la conclusiva e angosciante"Epilogo"con l'infernale recitato di David Krieg al proscenio è degna conclusione di un grandioso lavoro.Ad impreziosire il tutto troviamo poi le bellissime liriche di Diego Banchero ispirate dalle opere dello scrittore austriaco Gustav Meyrink, esperto di letteratura gotica e profondo conoscitore dell'occulto e la splendida copertina realizzata ancora dal maestro Danilo Capua.Che dire d'altro se non il fatidico…BUY or DIE!!!!!!!!!