Speciale Muskelrock 2019


Rok and Roll On The Sea - Festa del Redentore


Ciao Alex!


L'Antro di Ulisse Vol. XXII


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Recensione: Shylock "Walking Tall"

Shylock "Walking Tall""

(AOR Heaven)

Per Chi Ascolta: Hard Rock Europeo venato di modern rock

Sesto studio album per la band tedesca da sempre capitanata dal cantante Matthias Schenk, unico sopravvissuto della ciurma che nel 1999 esordì con l'insipido album "Shylock", ma che col tempo seppe costruire un'apprezzabile crescita artistica che ora pare conoscere una (spero per loro solo momentanea) pausa. Il loro hard rock melodico di stampo europeo resta ben impresso nella matrice compositiva del quartetto e su questo gli Shylock innalzano strutture molto più affini al modern rock con puntate nel pop-rock adolescenziale ("Take It Too Far" ed "Anything" ne sono due lampanti esempi), senza nel complesso riuscire ad emozionare più di tanto l'ascoltatore. Forse l'intensa attività live al fianco di Bonfire, Gotthard, Adler’s Appetite, Roger Chapman, Shakra, Right Said Fred, U.D.O. e Primal Fear girando per Germania, Spagna e Svizzera ha lasciato qualche scoria nel motore creativo o è stata propria una deliberata scelta della band di approcciare una più ampia platea di potenziali fans, rendendo più attuale il proprio sound. Fra le migliori canzoni vanno segnalate la scattante titletrack posta proprio all'inizio del cd e la seguente "Rock DNA" che mantengono vive il sound hard rock paneuropeo con quella punta di diversificazione modern che in questo caso non guasta assolutamente. Per il resto non vi è molto a questo livello e con la scialba, strasentita prima "Right Now Or Never" gli Shylock non raggiungono la sufficienza. Tutto il resto scorre su livelli mediocri senza troppi meriti nè demeriti. In Italia non so quanto la proposta inciderà, temo (per loro) ancor meno delle precedenti uscite discografiche.


 

Massima Allerta: Walking Tall, Rock DNA, Take It Too Far

Pelo Nell'Uovo: sufficienza raggiunta, ma potevano lavorare meglio