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Recensione: Soilwork "The Ride Majestic"

Soilwork "The Ride Majestic"

(Nuclear Blast)

Per Chi Ascolta: Melodic Death Metal

A due anni da "The Living Infinite", doppio album digeribile quanto un'amatriciana dopo il dolce, i rinnovati (come da tradizione) Soilwork tornano in pista doppiando l'importante traguardo dell'album numero dieci. Incoraggiante è la partenza col botto della titletrack, decorata dalle consuete, sontuose cesellature di chitarre da subito in gran spolvero. La funzione primaria resta quella arcinota: assecondare le acrobazie di uno Bjorn "Speed" Strid assai ispirato nel primo di vari ritornelli che si riveleranno vincenti nel corso del cd, vedasi "Alright In The Aftermath", con lo screamer svedese al top del suo genere. Discorso non dissimile andrebbe fatto pure per "Death In General", scandita dai ritmi terremotanti della piovra umana Dirk Verbeuren ed un insolito flavour quasi heavy rock nel riff e nell'assolo (vengono in mente certi Mercyful Fate). "Enemies In Fidelity" sfrutta schemi speculari: partenza rallentata presto fagocitata dall'assalto all'arma bianca che culmina in armonie stile Scar Simmetry. "Petrichor By Sulphur" riprende l'entusiasmante approccio di "Figure Number Five": melodia a profusione in una colata di rabbia made in Sweden, mentre "The Phantom" è l'immancabile esplosione di blast beat che dal vivo farà (letteralmente) sfracelli. La furia incontrollata si placa momentaneamente nel roccioso mid tempo "Whirl Of Pain", tuttavia è quando la velocità di crociera aumenta che i Soilwork spiccano il volo, è il caso di "All Along Echoing Paths" e "Shining Lights", splendidi compendi di extreme music evoluta. E di alto livello si rivela anche "Father And Son Watching The World Go Down", probabilmente la traccia più progressive del lotto, giocata su sfuriate strumentali e parti vocali ora carezzevoli ora feroci. In definitiva, "The Ride Majestic" possiede il non trascurabile merito di riportare la band di Helsingborg sulla retta via, ossia i vertici di quel melodic death metal che loro stessi hanno contribuito a brevettare.


 

Massima Allerta: Classe inimitabile e la produzione griffata da Jens Bogren.

Colpo di Sonno: Trascurabile