Speciale Muskelrock 2019


Rok and Roll On The Sea - Festa del Redentore


Ciao Alex!


L'Antro di Ulisse Vol. XXII


Intervista con i White Skull

Recensioni: White Skull

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Recensione: Treat "Ghost Of Graceland"

Treat "Ghost Of Graceland"

(Frontiers Records)

Per Chi Ascolta: Hard Rock

"Scratch And Bite",esordio su disco dei Treat,datato anno 1985,fece conoscere la formazione svedese al panorama hard rock internazionale.Il quinto album,dal titolo eponimo,segnò l'arrivo nel gruppo del nuovo cantante Mats Levén e sembrò altresi chiudere la parentesi artistica dei Treat.Occorre infatti attendere il 2006 con l'uscita del best of Weapons Of Choice perchè si ritorni a parlare con insistenza del five piece originario di Stoccolma. Robert Erlund ha nel frattempo ripreso il suo ruolo di cantante,affiancato ai cori dal batterista Jamie Borger per amplificare l'aspetto dinamico dei singoli brani,e contribuito nel 2010 alla pubblicazione di Coupe de Grace.La line-up del gruppo scandinavo risulta oggi completata dall'arrivo del bassista Pontus Egberg (Lion's Share,King Diamond), del chitarrista Anders Wickstrom e del tastierista Patrick Appelgren.Se Coupe de Grace si era rivelato un disco strutturato e piuttosto convincente,l'atteso banco di prova per i Treat è rappresentato dall'odierno Ghost Of Graceland,capace fin dal primo ascolto di mettere d'accordo fan e critica e di risultare più riuscito del suo predecessore.La proposta musicale infatti,pur restando immutata nella sostanza,viene rinvigorita dalla presenza di chitarre dal rifferrama nervoso,da tastiere discrete ma molto efficaci,da ritornelli vincenti ("Inferno" e le sue armonie quasi pop,la rockeggiante "Too Late To Die Young","Ghost Of Graceland" e l'AOR di "House On Fire",tra le tante) e da linee vocali sempre melodiche. La splendida ballad "Togheter Alone" vede la prestazione eccellente al canto di Wickstrom e consente al gruppo di richiamare all'orecchio sonorità anni ottanta seppure filtrate attraverso una sensibilità artistica al passo coi tempi.Sotto quest'ultimo profilo sono presenti anche episodi molto energici come l'aggressiva "Better The Devil You Know" e le più moderne "Endangered" e "Nonstop Madness",alternati alle atmosfere plumbee della ritmata "Alien Earthlings". Le melodie vincenti e l'attualizazzione del suono,senza tuttavia rinnegare completamente il passato,sono i punti di forza di un album intenso e in grado di emozionare


 

Massima Allerta: la contagiosa e cadenzata "Do Your Own Stunts"

Pelo Nell'Uovo: "Everything to Everyone" trasmette una sensazione di già sentito