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Intervista: The 69 Eyes

I 69 Eyes sono appena tornati con il loro decimo album, “X”, suggello di più di vent’anni di carriera e a 20 anni esatti dal debut, “Bump'N'Grind”. Un lungo percorso che li ha portati ad un genere perlomeno personale, da loro stessi chiamato Goth’N’Roll, che li ha portati a farsi conoscere ben oltre i confini della loro Finlandia. Un ritorno discografico che non vede l’ora di essere portato in tour, sui palchi di mezzo mondo, nell’habitat più consono per i Vampiri di Hel(l)sinki, ma nel frattempo abbiamo approfittato della disponibilità del cantante e leader della band, Jyrki69 per fargli qualche domanda sull’ultimo lavoro e non solo.

intervista di

 

Sono passati oramai tre anni dal vostro ultimo disco, prima di tutto come sono passati questi tre anni e come avete cominciato a lavorare al seguito?

Siamo stati fondamentalmente solo in tour fino ad un anno fa, quando la scorsa estate ci siamo resi conto che forse avremmo dovuto iniziare a prepararci per registrare il nostro nuovo album! Ad un certo punto, un anno dopo l’uscita del nostro ultimo disco, ho contato e mi sono reso conto che avevamo suonato 125 concerti in 27 paesi diversi, e da lì in poi abbiamo girato per un altro anno! Ma in fondo, perché no, siamo una band rock'n'roll, suoniamo ovunque e se non ci vedi quando suoniamo al tuo locale preferito, torneremo fino a quando non ci sarai! Almeno fino al punto in cui alcuni fan cominciano a chiederci quando avremo del nuovo materiale da buttar fuori, e questo è anche un buon segnale per prendere la decisione di fermare il tour e tornarsene in studio!

 

E' cambiato qualcosa nel vostro approccio a questo disco rispetto ai precedenti lavori?

Tutto ciò che volevamo fare era produrre il miglior album possibile per i nostri fan. Nient’altro conta davvero così tanto. Questo modo di lavorare è diventato cristallino nel corso di questi anni. Quindi, l'ispirazione principale di quest’album è venuta da noi stessi e abbiamo voluto creare un successore per i nostri album Goth'n'Roll come "Blessed Be" e "Paris Kills". Nuove melodie, più bellezza e malinconia.

 

Raccontaci un po' com’è andato il songwriting di questo lavoro, come sono nati i pezzi di questo album?

Come sempre è il nostro chitarrista Bazie che scrive delle canzoni piuttosto pronte a livello strumentale e, quindi io comincio a prendere quelle da cui mi sento più ispirato. Questa volta ho avuto alcuni momenti di vita reale in cui sono stato io stesso triste, partendo dal momento in cui la mia ragazza ed io abbiamo preso strade diverse, così ho trovato maggiore interesse verso i demo più malinconici, si adattavano meglio al mio stato d'animo.

 

Dopo tanti anni ad alto livello, si sente un po' la pressione nel dover scrivere un nuovo album e al fatto che il pubblico lo accolga positivamente?

Prima di ogni altra cosa, stiamo facendo tutto ciò per noi stessi e se tu sei fedele a te stesso, non c'è davvero niente di cui preoccuparsi. I 69 Eyes stanno facendo musica per i propri fans. Questo è il nostro primo vero e proprio Facebook album, in modo che avere un feedback è stato così rapido: è davvero travolgente come i fan hanno davvero apprezzato questo disco!

 

Questo disco pare lasciare più spazio al vostro lato dark rispetto al predecessore, era qualcosa che cercavate?

Il nostro lato dark non è mai comunque così patetico o serioso. Si tratta di disco di malinconico, ma le melodie sono anche così belle che portano ad un equilibrio meraviglioso qui su “X”. Non vedo l'ora di vedere la risposta del pubblico quando suoneremo queste canzoni dal vivo!

 

Leggo che avete registrato "X" in Svezia a Stoccolma, come mai questa scelta agli antipodi rispetto a "Back In Blood" che era nato a Hollywood?

Noi finlandesi conosciamo bene la nostra malinconia, ma gli svedesi conoscono sicuramente bene le loro melodie! Volevamo ottenere il meglio di entrambi questi aspetti su questo disco, ed è per questo che suona così fantastico!

 

Avete lavorato con un team di produttori... come vi siete trovati?

Si tratta di due nostri amici di vecchia data, di Stoccolma: Pat Phoenix e Joakim Övrenius. Sono semplicemente i produttori più cool fra quelli con cui abbiamo mai lavorato! Vivono e amano la musica così tanto.

 

Come definiresti questo disco a chi non l'ha ancora ascoltato?

"Questo è l'unico nuovo disco di cui avete bisogno quest’autunno."

 

Quindi direi che siete soddisfatti del risultato finale...

E' la miglior musica mai prodotta dai 69 Eyes.

 

E' il vostro secondo album sotto Nuclear Blast, com'è lavorare con loro?

Sono veramente l'etichetta discografica migliore al mondo in questo momento. Si basano sull'amore per la musica!

 

"X" come decimo album, una sorta di celebrazione di una lunga carriera?

Ogni band che raggiunge il decimo album lo vuole celebrare. E' anche il ventesimo anniversario del nostro primo disco, "Bump'N'Grind": i 69 Eyes hanno fatto musica senza tempo per vent’anni.

 

E' quindi momento di bilanci dopo più di vent'anni di storia... quale il disco ed il periodo che ricordi con maggior piacere? Qualcosa che invece cambieresti volentieri?

Noi guardiamo sempre avanti. Quando abbiamo fatto "Blessed Be" sapevo che avevamo creato qualcosa di totalmente nuovo. Lo stesso accadde con "Devils". Probabilmente avremmo dovuto continuare a vestirci di nero ai tempi di "Wrap Your Troubles In Dreams", hahah ..

 

In questi anni avete suonato con tante band, qual è stato il tour più incredibile? Quale la band che invece vi manca e con cui vorreste assolutamente suonare?

Il tour in Nord America con i Cradle Of Filth nel 2007 è stato il più bello che abbiamo mai fatto! Mi piacerebbe andare in tour con Rob Zombie nel futuro. Sarebbe anche bello andare in tour di nuovo con Crashdiet!

 

L'episodio più folle mai successo on stage in così tanti anni on the road?

Le ragazze che piangono tra il pubblico, correndo verso il palco per abbracciare e baciare etc. le ragazze nude sono sempre un po' strane.

 

Avete attraversato varie svolte di stile pur rimanendo sempre voi stessi, è questo il vostro segreto per suonare con le stesse persone così a lungo?

Semplicemente amiamo il rock'n'roll.

 

Siete una band al passo con i tempi, ma venite comunque dall'era del vinile: come vivete questa era del digitale, download, facebook, twitter?

E' cool. E t’ispira anche. Ma alla fine è la musica l’unica cosa che conta veramente.

 

Bene, qualche progetto o attendete solo di portare di nuovo in tour questo disco?

Andremo a girare un nuovo video la prossima settimana, quindi saremo in giro qui in Finlandia da Halloween fino a Natale.

 

Siete molto legati all'Italia, com’è che avete questa intesa con il nostro paese?

Io amo l'Italia. Studiavo anche abitualmente italiano all'università. Mi è stato utile per frequentare la scena Goth romana fra l’inizio e la metà degli anni novanta. Visito l’Italia quasi ogni anno.

 

Bene quindi quando tornerete da noi?

Faremo tre show nel mese di Febbraio 2013 per voi ragazzi! Prendetevi delle ferie e venite a far festa con noi per tutti e tre le date!!!

 

Siamo alla fine, vi lasciamo spazio per dire ciò che volete ai vostri fans italiani, nonché ai lettori di Flashforward Magazine!

Tutto nero! 

 

Grazie mille! Ci vediamo allora quando verrete da noi in Italia!

Grazie mille, Jyrki69/The 69 Eyes