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Intervista: Saxon

I Saxon sono nuovamente in tour, promuovendo il loro recente live DVD “Let Me Feel Your Power”, in attesa di un nuovo capitolo in studio della loro apparentemente intramontabile carriera. Poche ore prima del loro concerto a Bologna, abbiamo avuto il piacere di scambiare qualche parola con i due chitarristi Paul Quinn e Doug Scarratt al caldo del tour bus, mentre fuori alcuni die-hard fans già si accalcano nei pressi del cancello dello Zona Roveri, incuranti del gelo imperante, impazienti di vedere all’opera nuovamente Biff e soci.

 

testi e foto di

 

Bentornati in Italia, siete già in tour da qualche tempo, come sta andando?

DS “Ce lo stiamo godendo, sta andando molto bene! Stanno venendo veramente tante persone a tutti gli show!”

 

Avete da poco lanciato il vostro nuovo live DVD, cosa ci dobbiamo aspettare da questa sorta di nuovo “live album”?

DS “E’ prevalentemente il materiale di ‘Battering Ram’ e alcune altre cose che non suonavamo più così spesso, ma prevalentemente il materiale del tour di ‘Battering Ram’”.


Quello di “Battering Ram” è stato un lungo tour come avete scelto il materiale da proporre nel DVD?

DS “Credo che abbiamo registrato qualche show di quel tour, qualche data del tour con i Motörehad, in particolare nella parte iniziale dell'ultima sezione del tour con loro. Pensavamo di registrare qualcosa anche più avanti ma poi sfortunatamente Lemmy è morto e non abbiamo potuto continuare".


Siete soddisfatti di com’è venuto fuori il DVD?

DS "In realtà non abbiamo ancora avuto il tempo di guardarlo perché siamo in tour ed essendo un video non abbiamo modo di vederlo, lo guarderemo quando torneremo a casa!"
 

Avete parlato del periodo finale del tour con Lemmy e i suoi Motörhead, come ricordate quei momenti?

PQ "Non è stato un bel momento, per nessuno di noi".

DS "Dobbiamo dire che, in realtà, è stato un tour molto bello, abbiamo avuto date sold out, anche negli stadi, Lemmy era piuttosto debole, ma il tour andava avanti comunque. Gli unici show che cancellavamo erano più che altro perché Phil era malato, piuttosto che per lui".

 


Siete stati tantissime volte in tour con Lemmy, un episodio memorabile che vi salta in mente ora?

PQ "Ce ne sono tante, mi viene in mente quella volta, che è venuto fuori dal soundcheck, durante il ‘Bomber’ tour nel Regno Unito, dicendo 'oww quanto è terribile quest’alcool'“.

DS "Erano soliti fare scherzi, spesso quando suonavamo 'Wheels Of Steel': una volta mi pare che Phil spinse Lemmy sul palco su di una sedia a rotelle, insomma cose senza senso tipo queste”.

 

Torniamo a parlare di voi ora, come fate dopo tanto tempo a essere ancora una macchina da guerra sul palco?

PQ "Abbiamo ancora qualcosa da dimostrare, e il pubblico ci accende”.

DS "E il vino, qualche volta birra o whisky ma soprattutto il vino”.


Avete una canzone che in particolare vorreste sempre suonare e una invece che non sopportate proprio ma dovete proprio fare per i fans?

DS "Non una in particolare, mi piacciono molto 'Broken Heroes' o 'Eagle Has Landed' perché sono delle mid tempo. Mi piacciono i pezzi veloci ma queste ci danno un po' di respiro nel set.”.

PQ "Mi piace molto '747' perché è un pezzo così strano, così inusuale”.

DS “Non ci piace suonare solo le canzoni che non ricordiamo"

 

State preparando un nuovo studio album?

DS "Sì e direi che siamo più o meno a metà del lavoro"


Siete entrambi chitarristi, come mai avete scelto di suonare la chitarra e il metal?

PQ "Perché non sapevamo cantare!"

DS "Perché l'Heavy Metal è forte e c'è un sacco di chitarre in esso, un chitarrista metal non si annoia mai nei concerti! A parte questo, se penso a quando ero ragazzino e non sapevo nulla di musica, appena ho visto qualcuno suonare la chitarra ho pensato che sembrasse un grande, così come mi piaceva il look della chitarra.

PQ “In particolare Hendrix, o Bowie..”

DS “...o Jimmy Page, sembrava così figo con una Les Paul"


Com'è suonare e lavorare con un frontman come Biff?

PQ " Lui è un grande decisioniere, noi sappiamo cosa aspettarci da lui tutte le volte”.

 

Tante band che sono nate nel vostro stesso periodo si stanno ritirando dalle scene, anche voi ci pensate mai?

DS " Non possiamo dire se un giorno, o un anno sarà il momento di smettere. Credo che andremo avanti finché la gente comprerà i nostri album e saremo ancora in grado di fare buona musica”.

 

Avete un rito, qualcosa che scaramanticamente fate prima di salire sul palco?

PQ "Io non ne ho, ma ti posso dire che Biff esce dal camerino e si mette in mezzo a della gente…”

DS “.. anche se in realtà è sempre l’ultimo a lasciare il camerino. Io berrò un bicchiere di vino prima di salire sul palco. Non un bicchiere molto grande, ma lo bevo sempre prima di andare sul palco”.


Siete sulle scene da tanti anni, cosa pensate delle giovani band?

PQ "Mi piacciono alcune band attuali, ad esempio i Sabaton”.

DS "Mi piace la musica di diversi generi, il metal di diversi generi, mi piace il metal classico ma allo stesso tempo mi piacciono i Rammstein dipende solo di ciò che mi prende in quel momento. Ci sono così tante band ora, molti generi di metal, black metal, death metal, pink metal... scendendo nel gusto personale quello che mi piace di più è il metal più classico, con melodia, mi piacciono le band che hanno un po' di luce nell'ombra: non riesco ad ascoltare un'ora piena di brutal ecco. Lo capisco, ma preferisco un po' di 'atmosfera' nella musica.

 

Cosa pensate del pubblico italiano?

DS "La gente italiana è veramente appassionata!"

 

Bene siamo giunti alla fine, volete dire qualcosa ai nostri lettori?

DS “Grazie mille a voi che seguite la band da tutti questi anni così numerosi, e ciò ci permette di suonare ancora in Italia e con un buon seguito”.

PQ “Sì amiamo l’aria, i grandi vini e il tiramisù!”

 

Alla fine non mancano di elogiare ancora il nostro paese, dicendoci di amare il cibo, il vino, la gente, il clima, l'arte e in particolare Firenze. Il nostro tempo è però scaduto, è ora di prepararci al live di questa sera, di cui potrete trovare un report nell'apposita sezione!