Speciale Muskelrock 2019


Rok and Roll On The Sea - Festa del Redentore


Ciao Alex!


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Intervista: Avantasia

E' sempre un piacere intervistare Tobias Sammet; basta accennare un paio di concetti e lui dilaga come un fiume in piena, tanto da arrivare a fine intervista con domande ancora da evadere. Determinato come sempre, il cantante ci raggiunge al telefono dopo che il suo viaggio a Milano è stato annullato per un infortunio.

 

testi di

NON E' UN PERIODO FORTUNATO PER TE, QUESTA VOLTA L'INCIDENTE AL PIEDE, MA POCO FA ERI ANCHE CADUTO DAL PALCO...
“Ah Ah, effettivamente dovrei fare attenzione! Ero in Francia per il tour promozionale, ho preso questo colpo al piede mentre ero in albergo e pensavo di essermelo rotto...in realtà non è così, ora sta guarendo, ancora qualche giorno di riposo. Anche quando sono caduto dal palco poteva andare peggio, quindi tutto sommato sono un uomo fortunato!”

PARLIAMO DI “MYSTERY OF TIME”; LA STORIA INIZIA DOVE FINIVANO “WICKED SYMPHONY/ANGEL OF BABYLON” O SI TRATTA DI UN CONCEPT TOTALMENTE NUVO?
“E' tutto totalmente nuovo. La storia è diversa, e non ha niente a che fare con la trilogia di “Scarecrow”, anche perchè all'epoca pensavo che gli Avantasia fossero giunti al termine della loro avventura. La mia idea era quella di dedicarmi al nuovo disco degli Edguy e eventualmente ad altri progetti. Dopo un po' però mi sono reso conto di quanto Avantasia mi mancasse, di quanto ne avessi proprio bisogno...e così mi sono rimesso a scrivere nuove canzoni e una nuova storia, ed eccoci di nuovo qua, più presto di quanto io stesso mi sarei aspettato”

QUANDO HAI INIZIATO A COMPORRE LE NUOVE CANZONI?
“Non saprei di preciso, perchè in realtà scrivo costantemente, non solo quando devo preparare un album; diciamo che il materiale risale alla fine del 2011 e alla prima metà del 2012. Però appunto non c'è un periodo preciso, quando ho delle idee le registro e le metto nella mia “raccolta di idee” e traggo sempre spunto da lì”

COME DECIDI SE UNA CANZONE E' BUONA PER GLI EDGUY O PER GLI AVANTASIA?
“Non decido infatti, non faccio distinzioni, mi concentro su di un progetto alla volta; in quel periodo  ero nella terra di Avantasia e quindi tutto quello su cui stavo lavorando sarebbe stato utilizzato per gli Avantasia”.

PUOI DIRCI QUALCOSA SUL “CONCEPT” DI “THE MYSTERY OF TIME”?
“Sì, è la storia di un giovane scienziato, che si rende conto che attorno a lui la gente ha sempre bisogno di tempo, come se il tempo corresse sempre più velocemente. Lui cerca di capire il perchè, scopre delle forze misteriose che portano via il tempo alla gente, fino a costringerle a dimenticare i propri sentimenti. Il protagonista inizia quindi un viaggio per addentrarsi nel mistero di queste forze, interrogandosi a sua volta sulla sua condizione di scienziato e di uomo spirituale”.

HO LETTO CHE SULLA “LIMITED EDITION” CI SARA' IL BOOKLET COMPLETO CON L'INTERA STORIA
“No, non solo sulla “limited edition”, anche il cd normale conterrà un booklet di 28 pagine con la storia completa della metal opera insieme alle descrizioni dei protagonisti, è una confezione davvero interessante che abbiamo preparato con cura”.

PARLANDO DELLA MUSICA, LA NOVITA' PRINCIPALE E' CHE AVETE LAVORATO CON UN'ORCHESTRA; NON E' LA PRIMA VOLTA PER TE, MA PENSO SIA LA PRIMA VOLTA CON AVANTASIA
“Infatti, io avevo avuto una orchestra con gli Edguy su “Hellfire Club”. Tutto è nato con “Black Orchid”, quando stavo componendo la canzone sentivo che avrebbe funzionato al meglio se ci fosse stata una vera orchestra. Così è partito il progetto, anche se inizialmente non avevo considerato che gestire un'orchestra è davvero un grosso problema; un enorme mole di lavoro con più persone, una gran quantità di denaro da pagare...e poi probabilmente alla fine la gente non noterà la differenza ahah! La differenza però io la noto, così ho corso questo rischio. Anche Sascha Paeth mi ha avvisato del pericolo che stavamo correndo, ma ho preferito andare avanti per la mia strada...dal punto di vista economico vedremo, però ora posso dire che sentire un'orchestra anziché suoni campionati è una sensazione così stupefacente che mi appaga di tutto”.

NON TI SENTI UN PO' FRUSTRATO PENSANDO CHE DOPO TUTTO QUESTO SFORZO MOLTE PERSONE SCARICHERANNO IL DISCO, E COME HAI DETTO TU, NON SI ACCORGERANNO DELLA QUALITA' DEL SUONO?
“Si, lo so benissimo, ma era una cosa che sentivo e ho voluto farla. Tra l'altro non si tratta solo dell'orchestra, ci sono anche tutti gli altri musicisti che formano la band, ovvero otto cantanti, 4 chitarristi, 2 tastieristi; ho speso soldi per il booklet, con una copertina disegnata da uno dei più grandi illustratori fantasy di tutti i tempi; ho speso soldi per sessioni fotografiche di qualità, il tutto senza avere ancora un contratto discografico...però confido nei miei fan e anche negli ascoltatori in genere che amano veramente la musica, se loro compreranno il disco originale potranno apprezzare non solo le canzoni ma  anche la qualità degli innumerevoli dettagli che fanno da contorno”.

FORSE PROPRIO PER LA RICCHEZZA DEL SUONO, QUESTA VOLTA LE CANZONI MI SONO SEMBRATE MENO IMMEDIATE, C'E' BISOGNO DI PIU' ASCOLTI PER APPREZZARLE AL MEGLIO
“Ah ah, non saprei, sono la persona sbagliata a cui fare questa domanda, io ormai ho ascoltato le canzoni centinaia di migliaia di volte, quindi non saprei giudicare. Io conosco ogni singola nota sull'album, anche perchè le ho scritte io, e a me suona tutto naturale...in generale comunque non ho mai avuto la sensazione che un disco fosse più o meno accessibile di un altro”.

PRIMA MI HAI DETTO CHE NON AVEVI ANCORA UN CONTRATTO QUANDO HAI COMINCIATO A LAVORARE ALL'ALBUM, LA NUCLEAR BLAST QUINDI NON TI HA APPOGGIATO DALL'INIZIO?
“No, in realtà quando ho iniziato il nuovo progetto nessuno ne era a conoscenza, e direi che è stato un vantaggio, perchè ho potuto lavorare in totale libertà, senza pressioni da parte di alcuno e senza date di scadenza. Possiamo definirla una cospirazione segreta di Sascha e mia. La Nuclear Blast è stata informata solo quando siamo passati alla produzione e al mixaggio”

QUESTA E' LA PRIMA VOLTA CHE HAI REALIZZATO UN ALBUM DEGLI AVANTASIA SAPENDO CHE AVRESTE SUONATO ANCHE DAL VIVO, ADDIRITTURA SI CONOSCEVANO PRIMA LE DATE DEI CONCERTI CHE LA DATA DI USCITA DEL DISCO; QUANDO SCRIVEVI PENSAVI AL MOMENTO IN CUI LE CANZONI SAREBBERO STATE ESEGUITE ON STAGE?
“No, in fase di composizione non pensavo alla resa live dei pezzi. Voglio creare musica senza avere vincoli, è più importante riuscire a comporre le canzoni e tutta l'ambientazione fantastica che fa da contorno. Il concerto è una fase successiva, e onestamente non mi preoccupa molto quale sarà la resa live dei pezzi, perchè so di avere a disposizione una band con alcuni tra i migliori musicisti del mondo. Miro per esempio è un tastierista in grado di svolgere il lavoro di un'intera orchestra, poi i nostri cantanti valgono un coro di cinquanta elementi...con una line up così possiamo portare sul palco qualsiasi canzone”.

QUALCHE GIORNO FA LE RADIO HANNO INIZIATO A TRASMETTERE “SLEEPWALKING”; OGGI LEGGEVO I COMMENTI DEI FAN SU INTERNET E MOLTI SOSTENGONO CHE SIA LA CANZONE PIU’ POP CHE TU ABBIA MAI SCRITTO…SEI D’ACCORDO?
“Sì, sono d’accordo! Io scrivo la musica che mi piace e ovviamente spero di venderla, ma la cosa più importante è che io sia felice; se devo scrivere un concept album tutto deve seguire il mio gusto personale, è la regola fondamentale, poi tutto viene di conseguenza. In passato ho scritto varie ballad molto dolci, questa forse può essere effettivamente considerata la nostra canzone più pop, ma a me piace il pop, come mi piace il metal classico, come mi piace la velocità del metal più aggressivo. Quello che trovo fantastico di Avantasia è che tutti questi generi diversi riescono a confluire in un unico album. Comunque direi che “Sleepwalking” è proprio una magica e sognante pop song ahah! Ne abbiamo girato anche il video, la scelta è stata facile perché è la canzone più corta dell’album”.

ANCHE QUESTA VOLTA SI SONO AGGIUNTI NUOVI ELEMENTI NELLA FAMIGLIA AVANTASIA; COSA SIGNIFICA PER TE LAVORARE CON PERSONE DI CUI IN FONDO SEI UN FAN?
“In realtà con alcuni ormai abbiamo familiarizzato. Biff Byford per me è un amico, ho cantanto “747 Strangers In The Night” con i Saxon al Wacken, per il disco sono andato da Biff in Inghilterra, abbiamo registrato e poi la sera uscivamo insieme; è la prima volta che abbiamo lavorato in studio ma c’era già un buon rapporto in precedenza. Con gli altri è stato emozionante. Con Ronnie Atkins ci seguivamo da tempo, gli chiesi di partecipare alla prima “Metal Opera” ma la cosa non si concretizzò. Ora dopo dodici anni è negli Avantasia, ci abbiamo messo un po’ ma ne è valsa la pena! Di Joe Lynn Turner ricordo che da ragazzino ascoltai fino a consumarlo “Slave And Masters” dei Deep Purple, e allo stesso tempo ero un grande fan di Eric Martin e dei Mr Big. Eric è proprio un grande, viene dal soul e dal blues, ma nonostante un background differente è riuscito a inserirsi in una metal opera di classico metal europeo wagneriano, mi ha molto impressionato”.

CONOSCI GIA’ LA FORMAZIONE CHE TI ACCOMPAGNERA’ IN TOUR?
“Certo! Li conosco tutti anche di persona ahah!” Ci saranno gli ormai collaudati Amanda Somerville, Sascha Paeth, Felix Bonke, Michel Kiske, Bob Catley, Oliver Hartmann, Miro Rosenberg; inoltre si aggiungono Tomas Rettke degli Heaven’s Gate, Eric Martin, Ronnie Atkins…ah e poi ci sono io ovviamente! E’ una formazione davvero impressionante, sarà il più grosso show di sempre degli Avantasia”.

HO LETTO CHE SUONERETE PER TRE ORE
“Sì, è un concerto bello lungo ma abbiamo otto cantanti, funzionerà! Non sarà un semplice concerto ma abbiamo curato anche la parte teatrale dello spettacolo, sarà un’esperienza nel verso senso della parola. Abbiamo in scaletta materiale dalla “Metal Opera” in poi e ovviamente materiale nuovo, ma ci saranno diverse sorprese dalla “Metal Opera”. Non vedo l’ora di venire in Italia per la prima volta con Michael Kiske e cantare “Reach Out From The Light” e le altre canzoni. Posso giurare che sarà un show che non dimenticherete, ed è la produzione più grossa che gli Avantasia hanno avuto fino ad ora. Tra l’altro solo i primi quattro concerti in Svizzera, Germania e Italia saranno quelli completi di tre ore, perché nei festival limiteremo la nostra scaletta”

TI RINGRAZIO, E PER FINIRE, QUEST’ANNO IL BAYERN MONACO VINCERA’ LA CHAMPIONS LEAGUE?
“Oh, e chi lo sa, lo spero. In campionato siamo messi bene, il distacco dalle altre è netto, però per la coppa non ne ho idea, vedremo!”