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Intervista: Bullet

I Bullet non sono più certo dei giovincelli in erba, dall’alto di tre album e una decina d'anni on the road, sono giunti finalmente a un contratto importante: la potentissima Nuclear Blast li ha presi sotto la propria ala protettiva e da pochi giorni ha messo in vendita il loro quarto lavoro in studio, “Full Pull”. Un disco che di certo non tradisce il loro sound senza compromessi, pronto ad esplodere sui palchi di mezza Europa. Andiamo allora a conoscere meglio questa band svedese, con questa chiacchierata con Adam Hector, il bassista dei Bullet!

intervista e foto live di

 

Prima di tutto, visto che non siete ancora così famosi qui in Italia -anche se I lettori di Flashfoward avranno già letto qualcosa su di voi, visto che chi scrive vi segue dai tempi del debut album- dicci in breve chi sono i Bullet!

Siamo una rock n´roll, hardrock/metal band di cinque elementi che viene dalla Svezia. Siamo stati in giro per dieci anni a livello underground. Abbiamo appena pubblicato il nostro quarto album chiamato “Full Pull” su Nuclear Blast records.

 

Bene dopo tre album e un crescendo di seguito, è arrivato questo contratto con Nuclear Blast, cosa ha significato per voi per raggiungere questo punto?

E' una grande cosa per noi essere in grado di raggiungere più persone e avere la possibilità di andare in nuovi paesi.
 

E’ cambiato il vostro approccio al nuovo album rispetto ai precedenti?

Non proprio. Abbiamo solo fatto quello che abbiamo sempre fatto: provare a scrivere le migliori canzoni che possiamo.
 

Parliamo un po’ del songwriting delle nuove canzoni… come nascono i nuovi pezzi?

Abbiamo scritto quasi tutto in sala prove tra il Settembre 2011 ed il Febbraio 2012 e poi siamo andati in studio. Per lo più sono stati Gustav, Hampus e Adam a scrivere le canzoni. Eravamo determinati a scrivere un grande album per avere un nuovo inizio con nuova etichetta discografica e di essere in grado di andare in tour il più presto possibile. “Highway Pirates” non poteva, infatti, portarci oltre.

 

Avete lavorato con Nicke Andersson e Fred Estby alla produzione dell’album, com’è stato lavorare con loro due?

E 'stato grande. Sono entrambi professionisti e la maggior parte delle cose è andato liscio. Abbiamo solo discusso per un paio di cose!

 

Siete una band esplosiva sul palco, quando scrivete nuovi pezzi pensate a come funzionano dal vivo?

Sì, certo. Devi pensare a tutti gli aspetti di una canzone, ma non compromettere nulla. E’ come un lavoro d’artigianato.

Sei soddisfatto di come suona “Full Pull”?

Sì sono molto contento del modo in cui ne è venuto fuori. Mi piace il fatto che è molto vicino a ciò che vogliamo suonare sul palco. Abbiamo registrato un sacco di materiale stando nella stessa stanza a suonare insieme e non abbiamo sovra inciso molta roba. Mi piace la ruvidità dell’album.

 

La vostra musica è così legata ai classici del passato, cosa vi ha portato, da giovani, a questi suoni nel nuovo millennio?

Questa è la musica che ci piace di più, e ci ha appassionato in età precoce. Un sacco di musica di oggi viene fuori che suona come merda. Il miglioramento della qualità del suono non è sempre una buona cosa e quasi mai un bene quando la musica suona computerizzata. Vogliamo mantenere il suono più pulito e onesto possibile. Credo che ci siamo arrivati più vicini questa volta rispetto a “Highway Pirates”, che è finito per suonare troppo liscio.

 

Penso che suoniate abbastanza “freschi” in ogni modo, ma siete seccati del continuo compararvi ad AC/DC, Accept, Judas Priest? Quali sono le vostre maggiori influenze musicali?

A volte i recensori si focalizzano solo su queste tre band che hai citato. Se non riesci a sentire altro, magari è meglio cambiare il tuo tipo di lavoro! Ascoltiamo di tutto, dal country al death e black metal. Io sono legato più che altro alle band heavy dei 70s e alle prime della NWOBHM.

Siete un tipo di band che ancora stampa il proprio disco su vinile, fate musica "old school", come vivete in questo mondo virtuale di i-tunes/facebook/download/ecc…?

Ho un po' di problemi con questo nuovo mondo virtuale devo dire. Mi piacciono i tempi in cui ti sedevi e ascoltare un intero album e il modo in cui le canzoni vengono una dopo l'altra. Ascoltando musica su internet si tende a saltare un sacco di tracce e perdere il senso del disco.

Odio facebook e ho solo un profilo per essere in grado di gestire il sito della band. Non voglio sapere cosa hai mangiato a colazione!

 

Ci puoi raccontare l’episodio più folle accaduto sul palco?

Abbiamo appiccato il fuoco al tetto una o due volte con i lanciafiamme. E una volta un piro-granata è andato sulla faccia di Hampus. Era nero in faccia e sembrava davvero sorpreso!

 

E in tour?

Tutti i tour sembrano finire in follia in qualche modo. E' stato davvero strano un tour in cui l'ultimo show è stato in Olanda. Da quelle parti tutto è sottosopra perché loro fumano così tanta erba. Era semplicemente una strana atmosfera che avvolgeva l'intero posto. Non si riusciva a trovare il palco e tutto sembrava uguale in ogni direzione ti girassi. Una sensazione veramente da Spinal Tap!

 

Vi abbiamo visto su questo tour bus vintage, che si trasforma anche in un partybus dopo un concerto, ci puoi spiegare un po’ di questo “strano” mezzo?

L'abbiamo comprato da un vecchio uomo nella foresta, lo abbiamo dipinto e sistemato.

Ci piacciono le vecchie auto e motociclette e abbiamo immaginato che nessun altro gruppo avrebbe fatto una cosa del genere. Il bus è diventato la nostra mascotte quasi come Eddie per i Maiden. Lo usiamo per lo più in Svezia e nei paesi lì intorno.

 

Lo usate sempre in tour con voi?

Non abbiamo mai osato utilizzarlo per un intero tour europeo perché a volte si guasta ed è molto difficile trovare le parti di un autobus Volvo del 1964 in giro per l’Europa!

 

Nei precedenti album non avete avuto modo di fare molti video-clips, questa volta state già lavorando a qualcosa?

I video sono qualcosa un po' sulla via del tramonto. Solo le band veramente importanti hanno un budget da spenderci. Staremo a vedere, magari riusciremo a far uscire fuori qualcosa!

 

Per noi, rockers e metallers italiani, la Svezia Sembra essere una specie di paradiso… un sacco di grandi band, bei locali e bar, festival… tutto oro quello che luccica?

Beh, io non lo so. A volte hai la sensazione che in Svezia tutti se la tirino e siano per lo più interessati in ciò che è popolare al momento. Ecco perché ci piace andare in Europa. Le persone sembrano più appassionate. Forse qui abbiamo un’impressione sbagliata...

 

Siete già stati da noi in tour alcune volte, cosa pensi della nostra nazione? Qualcosa che ami dell’Italia?

Mi piace molto l'Italia. Mi piace il cibo e il paesaggio ed i concerti che abbiamo fatto lì con i Backyard Babies sono stati andati davvero molto bene. Quest’estate sono andato in vacanza in Sicilia. La gente lì mi guardava in modo strano! Ma mi è piaciuto molto nuotare nel mare. L'estate in Svezia è stata fredda, piovosa e ventosa quindi è stato fantastico andare lì. Non capisco molto della vostra lingua però. E perché non fate una vera e propria colazione? Tutto ciò che abbiamo avuto per la colazione era solo dei croissant...

 

Avete già messo giù un bel tour europeo per quest’autunno, ma non c’è l’Italia nel programma, qualche possibilità di vedervi qui?

Staremo a vedere. Non abbiamo avuto un così buon seguito in Italia rispetto al resto d'Europa. La mia sensazione è che il pubblico da voi sia più numeroso per la scena sleaze. Sarebbe bello venire lì di sicuro, quindi dovremo vedere cosa possiamo fare!

 

Bene, siamo alla fine, e come sempre lascio spazio alla band per dire o urlare qualcosa ai nostri lettori!

Grazie per aver letto l’intervista! Vedete di ascoltare il nostro album e, se vi piace, fatecelo sapere così, forse, saremo in grado di venire in Italia presto a suonare e bere con voi, ragazzi!

FULL PULL! ///Adam and Bullet