Speciale Muskelrock 2019


Rok and Roll On The Sea - Festa del Redentore


Ciao Alex!


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Intervista: IV Luna

Intervista con i IV Luna!

 

di 

Dunque ragazzi, innanzitutto perdonate un povero vecchio scribacchino che solo grazie a quel pazzo di B.J…..ha potuto sapere di voi con comunque vergognoso ritardo.

(Alex) Non preoccuparti, stai dietro a talmente tante cose e a tante band, che qualcosa può anche sfuggirti, no? A ciò aggiungi che noi IV Luna siamo stati fermi per qualche anno (“D’incanto”, l’album precedente a questo, risale a quasi 9 anni fa), quindi ci prendiamo la nostra parte di “colpa”!
 

Per rimediare…ditemi tutto…. e di più di voi…
(Alex) Dunque, i IV Luna esistono dal 1994, abbiamo all’attivo tre album (“Liberamente” del 1999, “D’incanto” del 2003 e “The Last Day Of An Ordinary Life” nuovo di zecca) e dopo un periodo di “letargo”, in cui tutti noi ci siamo dedicati ad altri progetti, siamo tornati per riprenderci il nostro spazio e per rivivere emozioni che solo la “famiglia” IV Luna riesce a regalarci!


Eccetto B.J. siete tutti per me perfetti sconosciuti…

(Alex) Questa è sfiga! Hai conosciuto il peggiore di noi! Ahahah!!!

(BJ) Sono punti di vista e comunque la risposta è data dall’invidia!


Davvero difficile descrivere il vostro sound: per quanto antipatico e riduttivo nei vostri confronti, in sede recensiva ho scritto che partendo da My Dying Pride, Paradise Lost e Anathema e rileggendo il tutto attraverso l’ottica heavy Prog dei primi Queensryche , approdate ad un sound assai personale e affascinante. Arteriosclerosi incipiente..oppure..

(Alex) Hai un orecchio infallibile! In effetti tutte le band da te citate fanno parte del nostro background! L’importante è saper miscelare e personalizzare al meglio le nostre influenze, per creare qualcosa di diverso… Secondo me, in parte, ci siamo riusciti!

(Laki) Le band che hai citato sono la costante colonna sonora della mia vita proprio in questi giorni ho fissi nel lettore gli ultimi (capo)lavori di Anathema e Paradise Lost!

(BJ) Guarda, in parte le band che hai citato fanno parte anche del mio background, calcolando che sono un divoratore di musica in molteplici forme, purché sia buona musica. Io credo che la cosa bella del progetto, o meglio della famiglia IV Luna, sia proprio dato dalla diversità delle personalità, sia musicali che personali, di ognuno di noi, che però non ostacola l’altra ed anzi ne è stimolo per creare miscelandosi. Sono orgoglioso che in questo, fino ad ora, ci si sia riuscito perché è una grande soddisfazione suonare insieme e creare questa nostra miscela sonora, forse non diversa da tanti, ma unica per nostra interazione nell’economia di ogni singolo brano.

(Mik) Generi diversi ma una grande attenzione e sensibilità nel percepire l'armonia e il sound di ogni gruppo, i IV Luna sono stati da sempre liberi da ogni legame musicale ben definito, si componeva senza cercare di assomigliare a qualcun'altro e solo per dare voce al sentimento predominante in quel momento della nostra vita. L'ispirazione poi guidava tutto il resto.


A completare il tutto, ritengo importantissima pure l’influenza del progressive rock italiano dei seventeen… le vostre considerazioni al riguardo.

(Alex) Assolutamente vero! Il prog italiano fa parte dei nostri ascolti, amiamo band come Banco del Mutuo Soccorso, Pfm, Balletto di Bronzo e tante altre! Soprattutto nei nostri primi due album, cantati interamente in italiano, questa influenza è piuttosto rilevante!

(Laki) Adoriamo il progressive da sempre…sia quello italiano ed inglese degli anni ‘70 quanto il post-prog nord europeo attuale.

(BJ) Assolutamente sì, anche se ci tengo a dire che è nata del tutto inconsciamente. Calcola che durante le nostre prime prove, quando stavano nascendo i nostri primi brani, ci venne detto che avevamo similitudini con Le Orme, il Banco e compagnia bella. Sinceramente non eravamo addentro al genere, ma ci hanno fatto incuriosire e quindi siamo partiti alla scoperta di questo per noi nuovo mondo musicale. Questo per far capire che io la vedo e sento si come una nostra influenza, ma più naturale e psicosomatica, dovuta all’aria che respiriamo e che crea un DNA italiano comune in certe scelte musicali.


Pur nella bellezza intrinseca dell’intero lavoro, mi ha letteralmente sconvolto “La tua Voce”. Come avete potuto partorire un simile capolavoro ?...è poesia pura!!!

(Mik) “La tua voce” è stata scritta il giorno dopo aver ricevuto la notizia della perdita di un mio carissimo amico, Luigi Giacobbe. Nel momento più duro del dolore, sdraiato sul letto, pensavo ai ricordi più vivi della nostra amicizia. Fissai la luce del sole filtrare dalla persiana di casa, tutto intorno era quiete, vita serena, la polvere danzava tra i raggi del sole. Dentro di me nasceva l'esigenza di descrivere la contrapposizione tra l'attimo reale di quiete e il tormento della realtà che vivevo… "dove è la pace? dove è la luce?" E’ tutto inutile, pensavo.. C’era solo un muto dolore, il silenzio dei ricordi e la rabbia di una grave perdita.
Sono felice che questo brano ti abbia colpito, l'ho scritto col dolore nel cuore.


In misura, per fortuna minore per le mie coronarie, la stessa “The Best Day” è struggente, epicissimo ed oscuro heavy doom…

(Alex) Siamo molto fieri di quel pezzo! In effetti la musica è strettamente legata al testo, che parla dell’andarsene nel momento migliore, di separarsi e di salutare senza aspettare la parabola discendente di un percorso. Gli puoi dare mille interpretazioni… Inoltre il tutto è reso ancor più epico dagli splendidi inserti vocali di Alice Pelle, che ha reso più struggente e credibile la “separazione” di cui il brano parla.


A questo punto in base al malinconico titolo e alla conseguente grafica del digipack, riterrei opportuno che mi parlaste del concept lirico che, se non ho capito male, caratterizza l’intero lavoro…

(Alex) Il titolo, purtroppo, si riferisce alla tragedia del terremoto de L’Aquila, dove Luciano vive. “L’ultimo giorno di una vita ordinaria” si riferisce proprio a questo: tante persone, in una sola notte, hanno visto la propria vita sgretolarsi insieme alle loro case e ai loro sogni. Improvvisamente ti ritrovi a vivere una nuova vita, tuo malgrado, e sei costretto a ricominciare da zero. Tutte le canzoni parlano di una “fine” e del bivio che ti si pone davanti periodicamente nella vita: “rimboccarsi le maniche e ricominciare” o “mollare”. Il nostro pensiero ora non può che essere con le vittime di questo nuovo terremoto in Emilia…


Tornando alla musica,un altro brano che mi sconvolge l’anima è senz’altro “I Realize” track di solenne heavy prog con reminiscenze doomy and dark, anche e soprattutto grazie alle vocals spiritate di Alice Pelle autrice pure dell’inciso di piano… o sbaglio…

(Alex) Non sbagli un colpo! Alice è una cantautrice molto brava ed apprezzata, che appartiene ad un mondo musicale molto diverso dal nostro. Per questo la sua interpretazione sul nostro disco ha dato un forte tocco di “particolarità” e “grazia” al nostro sound assai “sgraziato”!!!


“Last Days of my Ordinary Life” è l’unica track dell’intero lavoro che pur sotto l’influenza di massicce dosi di lsd… richiama alla mente i Doomraiser…

(Alex) Non potrebbe essere altrimenti, ognuno di noi porta nella band le proprie influenze e anche degli aspetti peculiari presenti nei nostri altri progetti! E poi, i Doomraiser sono al momento una delle mie band preferite, quindi non posso che essere contento di questa “influenza”!

(BJ) Quindi ti sei dovuto far influenzare molto per sentire questo richiamo! Eh eh

E’ indubbio che nell’approccio ai pezzi si senta l’influenza di ognuno di noi, come detto anche in precedenza. I IV Luna sono fortunatamente un gruppo espressivamente libero. Tieni in considerazione poi che i Doomraiser sono nati anni dopo i IV Luna. Il tutto sarà dovuto alle radici da cui tutto un mondo musicale è partito e le sue evoluzioni. Da radici comuni che anche noi all’interno della band abbiamo pur avendo gusti in buona parte diversi. Ci possono essere quindi influenze simili dettate dal singolo o meno e se guardiamo da questo punto di vista i Doomraiser sono un gruppo primordiale.


Per concludere,devo avere assolutamente e naturalmente a pagamento, tutto quanto avete prodotto…pena la morte!!!

(Alex) Sarà fatto, promesso! So che saresti capace di venirci a cercare sotto casa! Siamo molto fieri dei nostri dischi e del nostro percorso fin qui! Saremo molto felici di condividerli con te!


Alex,hai somministrato a B.J. la scarica di calci in culo richiesta?

(Alex) Certo! Ma cazzo, Bj si è ribellato, ne è nata una super rissa che ha coinvolto tutto il nostro quartiere! Alla fine, per fare pace, siamo andati tutti ad ubriacarci!!!!

(BJ) C’ha provato mentre eravamo già al pub e non era credibile assolutamente. Ti ha detto com’è andata a finire!


Dimenticavo, il lavoro è stato registrato da Luciano Chessa nei Moon Voice Studio siti

a L’Aquila… davvero grande la resa sonora…

(Laki) Ti ringrazio per l’apprezzamento ! The Last Day… è stato registrato, arrangiato e prodotto in un arco di tempo molto lungo, circa 3 anni. Questo perché non avevamo alcuna pressione dall’esterno riguardo a vincoli contrattuali con etichette, ce la siamo quindi presa molto comoda curando ogni più piccolo dettaglio incontrandoci quando potevamo nel mio studio de L’Aquila e con l’unico intento di pubblicare un lavoro che ci rappresentasse appieno e di cui essere fieri.