Speciale Muskelrock 2019


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Intervista: Novembre

NOVEMBRE

 

A VOLTE RITORNANO: E' IL CASO DEI NOVEMBRE, NUOVAMENTE IN PISTA, DOPO UN PROLUNGATO SILENZIO FINALMENTE ROTTO DALLA MAGIA DI "URSA", L'ENNESIMO, SPLENDIDO ALBUM

di

 

BENTORNATI IN SARDEGNA…

"…da dove mancavamo dal 1992, quando suonammo con gli Agathocles. A quei tempi ci chiamavamo ancora Catacomb…"

 

CHE DIFFERENZA C'E' TRA IL CARMELO ORLANDO DI QUEGLI ANNI E QUELLO DEL 2016?

"Non sono cambiato molto. Ricordo che a quel concerto avevo una maglietta dei My Dying Bride. E li ascolto ancor oggi…"

 

"URSA" E' IL NUOVO CAPITOLO DELLA VOSTRA STORIA. STAVOLTA PUNTATE PIU' SULLE EMOZIONI CHE SULLE STRUTTURE. MI SEMBRA CHE ABBIATE UN PO' SNELLITO I BRANI…

"Secondo tante persone (ed anche del sottoscritto) in passato c'era un eccesso di cose. Quello che tu chiami snellimento…io lo chiamo ottimizzazione. Quello che chiamo eccesso significa che non avevo il completo controllo sul prodotto finito. Avevo in mente parecchie cose, tuttavia non avevo la possibilità di farle finire nei pezzi, proprio perché non avevo a disposizione i mezzi tecnologici per farlo. Sicuramente, se a quei tempi avessi avuto più controllo di questo tipo, posso dirti che sicuramente i brani sarebbero stati assai più fluidi…"

 

ANCHE I CAMBIAMENTI DI LINE-UP HANNO INCISO SU QUESTO?

"Sì e no. Magari in passato mi cullavo di più sugli altri. In realtà, il punto è che la tecnologia, l'home recording, sono migliorati in maniera davvero spropositata. Ci sono programmi gratuiti ormai che ti consentono di registrare senza dover per questo crackare alcunché. Dieci e più anni fa anni non era assolutamente così: ti serviva un'equipe di gente per usare certi software, per i quali dovevi necessariamente spendere due/tremila euro. Oggi, invece, è tutto più semplice…riesco a cavarmela da solo ed ad arrangiare meglio le composizioni."

 

HAI MAI SENTITO I NOVEMBRE COME UN PROGETTO SOLISTA PIUTTOSTO CHE COME UNA VERA BAND?"

"Sì. Purtroppo è diventato così. Perché io e Massimiliano (Pagliuso, chitarra) abbiamo cominciato a correre in maniera molto più veloce rispetto agli altri del gruppo. Dal punto di vista compositivo ci siamo inseguiti l'uno l'altro. Ed il resto della band non riusciva a starci dietro, perciò tante cose ce le siamo viste da noi. Considera, inoltre, che Massimiliano si è estraniato un pochino dai Novembre, avventurandosi nel mondo del virtuosismo, cosicché sono rimasto un po' per i fatti miei. Massimiliano possiede una grande dote: non soltanto compone grande musica ma ha una qualità rara, quella di accompagnare. Dote questa che non possiedono in molti. Riesce quindi ad accompagnarmi senza per questo avere il bisogno di mettersi davanti…e ciò ha portato alla situazione attuale."

 

RISPETTO AI VOSTRI PRECEDENTI DISCHI, TU E MASSIMILIANO AVETE INSTAURATO UN RAPPORTO DIVERSO, SIA COME SCRITTURA CHE COME ARRANGIAMENTO?

"Sì, "Ursa" l'ho scritto io per intero. Con Massimiliano non ci siamo sentiti per oltre otto anni. In realtà, non mi sono sentito con nessuno. Ho preferito andare dritto per la mia strada, con i miei tempi. In seguito, ho sottoposto i brani a Massimiliano, gli è piaciuto tutto, non ha voluto mettere mano su alcunchè. Però ci siamo ripromessi di realizzare il prossimo lavoro a quattro mani, perché se c'è qualcosa che forse manca a questo album sono i riff un po' maggiori di Massimiliano, quelli…diciamo spiazzanti. E mi piacerebbe che questo elemento ritornasse in futuro."

 

SU "URSA" E'PRESENTE UN BRANO - "AGATHAE" - CHE E' UNA SORTA DI MINI CONCEPT: SI PASSA DA PARTI STILE SLAYER O BATHORY AD INFLUENZE ETNICHE. ADDIRITTURA MI E' SEMBRATO DI INTRAVEDERE QUALCOSA DELLA FOLLIA DEI DIABOLICAL MASQUERARE, ORMAI DIMENTICATI DAI PIU'…

"Ci hai preso in pieno. I Diabolical Masquerade sono tra i miei gruppi preferiti. Sulla rumoristica ho chiesto a Dan Swanö proprio di far riferimento a ciò che aveva realizzato in passato con i Diabolical Masquerade…e lui va a nozze con questo genere di cose. "Agathae" è quasi un pezzo folk, che riporta alla mia città di origine, intitolato ad Agata, la santa bambina. E idealmente ripropone l'odissea di queste ossa trafugate a Baghdad, che i crociati recuperarono riportandole infine in città. Insomma, tutto mistico, molto mitizzato, quasi rarefatto. Come dicevi, va dal folk a passaggi più violenti fino ad arrivare al black metal della prima ondata."

 

QUANTO C'E' DEL CARMELO SICILIANO IN QUESTO BRANO? LE INFLUENZE FOLK MI SEMBRANO EVIDENTI…

"C'è parecchio di me. Il pezzo è un'isola a parte: è una canzone alquanto vecchia…ha circa vent'anni. L'ho scritta nel 1994, poco dopo la pubblicazione del nostro primo album. E' avanguardistico per oggi…figurati per vent'anni fa. Era davvero troppo."

 

PERCHE' MAI NON LA INCIDESTE ALLORA?

"Non riuscivamo proprio ad assemblarla, in testa era tutto chiaro. Ma in pratica: chi doveva suonare cosa? Era una canzone troppo complessa per quei tempi. Ed inoltre era giusto tirarla fuori al momento giusto…che è arrivato oggi…"

 

COME HAI TROVATO DAN SWANO RISPETTO A VENT'ANNI FA?

"Sicuramente molto meglio. All'epoca avevamo avuto a che fare con lui di persona. Ed eravamo ventenni. Oggi abbiamo lavorato via mail. Ci siamo approcciati a lui senza manie di grandezza. E probabilmente lo abbiamo un po' stupito. Ci siamo presentati con le tracce pressoché perfette, Massimiliano gli ha consegnato un lavoro da mixare davvero notevole…"

 

L'ALBUM DOVE LO AVETE INCISO?

"Lo abbiamo registrato tra lo studio di Massimiliano (gli strumenti a corda) e quello di Fabio (Fraschini, basso), dove abbiamo inciso batteria e voce. Poi è stato mixato e masterizzato agli Unisound studios da Dan Swanö in Svezia."

 

IN QUESTA TOURNEE TI ESIBISCI PER LA PRIMA VOLTA SOLTANTO DA CANTANTE. GIRA VOCE CHE NON TI PIACCIA MOLTO SUONARE DAL VIVO…

"Dipende. Ci sono tanti motivi. Suonare la chitarra e cantare mi dava una mole di stress e di stanchezza pazzesche. Era troppo per me…stavo davvero facendo il passo più lungo della gamba. E stava venendo meno il piacere di salire sopra un palco. Adesso ho una mole di fatica in meno e va molto meglio. Avrei voluto cantare soltanto già da tanto tempo, non da oggi. Però un ragazzo come Giuseppe (Ferilli, chitarra) non lo avevamo mai trovato prima."

 

IN CHE MODO SIETE VENUTI IN CONTATTO CON I DUE NUOVI RAGAZZI CHE VI STANNO ACCOMPAGNANDO IN QUESTA TOURNEE. TRA L'ALTRO, NON SONO OPERATIVI A ROMA, IN QUANTO ORIGINARI DELLA PUGLIA…

"Sono ragazzi che suonano nei Silvered…proprio nello stile degli Opeth…dei Novembre…ci hanno fatto ascoltare la loro musica…e ti rendi conto che sanno suonare davvero. Sono assolutamente dediti al loro strumento, sono attenti ai particolari e ci mettono la stessa attenzione che contraddistingue Massimiliano (che è assai contento di ciò). Dal vivo Giuseppe non sbaglia una plettrata, va benone quindi."

 

QUANTO E' DIVERSO PER TE SUONARE SENZA TUO FRATELLO, DOPO TANTI ANNI PASSATI ASSIEME?

"Ti posso soltanto dire che con questa formazione va che è una meraviglia. Non mi sono mai trovato meglio. Come alchimia nella band va alla grande."

 

DI CONSEGUENZA, IN UN IPOTETICO NUOVO STUDIO ALBUM, SAREBBE QUESTA LA FORMAZIONE?

"Vedremo. I ragazzi ufficialmente non sono ancora entrati nel gruppo. Proprio perché sono della Puglia e quindi lontani da noi Perciò ci siamo detti: vediamo come va questa tournee, anche in termini di fatica, perché loro due devono fare - settimanalmente - i salti mortali per venire a provare con noi A fine tour tireremo le somme e decideremo. A me non va di coinvolgere le persone al 100% e poi dar loro delusioni. Vedremo quindi, ci dobbiamo ancora pensare bene. Non c'è niente che questi ragazzi non sappiano suonare, qualsiasi nostro brano…possono suonarlo."

 

VENT'ANNI FA TI SARESTI IMMAGINATO DI ARRIVARE FIN QUI?

"Non so. No…anzi. Alla fine, in questi anni di silenzio è cresciuto il nostro status. La gente ci chiama…ci parla con rispetto…ci dicono che abbiamo fondato una scena…"

 

IN EFFETTI E' COSI'…

"Sì, ma sono cose che vengono veramente soltanto con il tempo. Il trascorrere degli anni fa un lavoro di costruzione…di mitizzazione…diventi un'autorità senza nemmeno rendertene conto. Al successo non abbiamo mai pensato."

 

AI TEMPI, IL CONTRATTO CHE FIRMASTE CON LA CENTURY MEDIA SUSCITO' UN CERTO SCALPORE…"

"Quella fu una cosa incredibile proprio perché venivamo dall'Italia. Se avesse firmato una band tedesca sarebbe stato perfettamente normale. Noi, invece, bruciammo parecchie tappe nella scena italiana…quello è vero."

 

RISCONTRI UNA DIFFERENZA DI TRATTAMENTO TRA LA CENTURY MEDIA E LA PEACEVILLE, ALTRA ETICHETTA STORICA PER LA QUALE OGGI INCIDETE?

"Sicuramente. Anche se oggi non so davvero cosa faccia la Century Media. Mi pare di aver capito che sia loro che la Nuclear Blast ultimamente abbiano ingaggiato soprattutto parecchi gruppi storici..."

 

HAI MAI PENSATO AD UN DISCO SOLISTA TUTTO TUO?

"Guarda, prima di rimettere in pista i Novembre, c'era l'idea di tornare, se non con una cosa per intero mia, comunque con un progetto con un nome diverso. Dove il responsabile sarei stato io e magari qualcuno mi avrebbe dato una mano. Poi però ho deciso di tenere questa cosa ancora da parte."

 

DALLE SESSIONI DI "URSA" E' RIMASTO FUORI QUALCHE BRANO?

"Sì. Parecchi. Penso che in tempi relativamente brevi potremmo anche pubblicarli…

 

IN CONCLUSIONE, DOPO QUESTA TOURNEE ITALIANA, CHE STA ANDANDO MAGNIFICAMENTE, ANDRETE ANCHE IN EUROPA?

"Sì. A Settembre/Ottobre faremo un primo giro con i Mourning Beloveth e gli Isole. Una seconda parte del tour poi seguirà…"