Speciale Muskelrock 2019


Rok and Roll On The Sea - Festa del Redentore


Ciao Alex!


L'Antro di Ulisse Vol. XXII


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Intervista: IL TEMPIO DELLE CLESSIDRE

Interivista ai Il Tempio Delle Clessidre

 

di

1.Dunque ragazzi,innanzitutto vi ringrazio per lo stupendo show al quale ho avuto l'onore e il   

   piacere di assistere

 E- grazie a te per la tua presenza!

 

2. Rispetto al pur ottimo lavoro d'esordio,siete migliorati in maniera esponenziale: gita collettiva in quel di Lourdes oppure…

 E- eheh, grazie mille: abbiamo scelto la via più tortuosa, ovvero il lavoro e l'impegno per cercare di migliorare e definire la nostra identità musicale. Sono stati anni difficili come si può immaginare, ma non ci siamo dati per vinti e abbiamo cercato di fare del nostro meglio e credere in noi stessi.

 

3. Ma andiamo con ordine: Giulio….dove sei stato finora???????

G-Dunque, mi ricordo ancora la prima volta che ci incontrammo:era appena uscito il primo album e tu subito mi dicesti: "Giulio sei troppo calmo e posato,sei troppo timido e la tua chitarra non "risalta" come merita e dovrebbe!!!!"Ovviamente non era certo la timidezza che mi frenava,ma solo il fatto che ancora non sapevo come estrinsecare quanto il cuore creava,attraverso i suoni della mia chitarra.Il mio approccio verso il nuovo lavoro invece è stato completamente diverso in quanto per "Alienatura" ho potuto partecipare fin dalla nascita alla crescita e maturazione dei brani stessi.Al contrario per il primo album,tanti brani erano già stati scritti per cui non ho voluto alterarne gli equilibri già perfettamente funzionanti. In secondo luogo sono cresciuto io personalmente sia come musicista  che come compositore,arrivando addirittura alla sostituzione di tutta la mia strumentazione(chitarra,

ampli,pedali..etc…).Insomma l'avvenuta consapevolezza delle mie capacità,anche in relazione

al primo cd,mi ha aiutato a crescere e con tanta fatica e qualche spallata al dominio delle tastiere( epica ma pacifica fù la battaglia con la comunque imprescindibile Elisa) mi sono creato il giusto spazio,e le tue parole mi confortano in questa mia piccola presunzione, nel sound generale del gruppo.

 

4.Ho notato che Elisa e Fabio si sono divisi quasi equamente la composizione dei brani:quindi 

   tocca a voi spiegarmi l'incredibile evoluzione…….in soli due lavori…

E- Il tempio  a nostra disposizione per lavorare al progetto è purtroppo poco, per via del lavoro e della vita frenetica che siamo costretti a condurre: le idee non mancavano e abbiamo cercato di distribuirle in modo equilibrato con la cura di seguire un filo logico che potesse legare le diverse composizioni. Il lavoro di gruppo è poi stato fondamentale per l'amalgama dei brani e per creare arrangiamenti e suoni.

 

5.Devo essere sincero:ero venuto al vostro show assai prevenuto nei confronti del sacrilego

   Sostituto del per me grandioso "Lupo" Galifi….per poi essere costretto a cospargermi il

   Capoccione da vecchio rimbambito  qual sono di cenere,di fronte alla performance di

   Francesco comunque a mio giudizio,capace di ben altre prestazioni………ho udito acuti

   Degni del miglior Rob Halford…sbaglio nel pensare che "Alienatura" era

   Già stato composto prima del suo arrivo?????

 E- Non sbagli, anzi, alcuni video su Youtube lo dimostrano. "alieNatura" era già completo quando è arrivato Francesco, per cui non è stato per lui semplice adattarsi alla situazione e trovare un metodo comune: la sua grande capacità interpretativa si nota comunque e pensiamo che abbia dato ancora più colore alle linee vocali dei nostri brani. E poi dal vivo, come si dice, "spacca"!

 

6.Parlatemi un poco del concept sulla natura che caratterizza tutto il lavoro…

E- "alieNatura" è una parola di fantasia che unisce le parole "aliena" e "Natura": nel disco analizziamo diverse situazioni in cui l'uomo si impone sulla Natura, alienandosi dunque da essa e non accettando il legame arcano e profondo che lo rende parte di un tutto spirituale e terreno. L'uomo, allontanandosi dalla Natura, la vede anche come una sorta di entità "aliena", da conquistare, soggiogare e governare, ma la Natura sa vendicarsi. Ti faccio un esempio: "il passo" racconta la vicenda di un escursionista che, spinto dalla voglia di conquistare le pendici di una montagna, oltrepassa il limite avventurandosi da solo in un luogo troppo pericoloso finendo poi in un precipizio: solo allora si rende conto della sua stupidità e prepotenza e sente la Natura in tutta la sua forza quando la notte arriva e realizza che nessuno lo troverà e non avrà scampo.

Non mancano poi visioni positive del rapporto uomo/natura come in "fino alla vetta", "notturna" e la storia metaforica de "il cacciatore".

 

7.Sempre riguardo al sound generale del gruppo, ho trovato esaltanti gli input in chiave

   Heavy sia della chitarra che della terremotate sezione ritmica: adoro il prog che non fa

   dormire e auspico che lo sviluppo della vostra musica sia proprio in questa direzione….

E- hai colto nel segno: negli arrangiamenti cerchiamo di esprimere i concetti lirici e musicali anche attraverso la cosiddetta "potenza del suono": cerchiamo dunque di restare fedeli al genere, ma prediligendo sezioni in cui il ritmo e la potenza possano esprimere al meglio sentimenti come la rabbia, l'instabilità mentale o semplicemente un riff "hard" che ci piace. Paolo è un ottimo musicista che sa dosare il "polso" e intrecciando diverse soluzioni ritmiche, Giulio ha lavorato moltissimo sui suoni e in questo disco si avverte maggiormente la sua vena stilistica, Fabio è un animale da palco e diventa un tutt'uno con il basso, della potenza vocale di Francesco ho già parlato prima e io cerco di curare molto i suoni e uso ad esempio i timbri dell'organo Hammond con aggiunta di distorsione e percussioni per esprimere la passione spesso incontenibile delle emozioni.

Inoltre tutti noi abbiamo iniziato la nostra ricerca musicale ascoltando e frequentando concerti hard rock e metal (Deep Purple, Black Sabbath, Iron Maiden, Helloween etc).

 

8.In fase recensiva, mi sono permesso di menzionare quelle che per me potrebbero essere

   Definite  le"Muse ispiratrici" del gruppo…..: Camel,Museo Rosenbach,Renaissance,mi ha

   Letteralmente commosso "Notturna" e l'interludio de "Il Cacciatore", ma soprattutto ho

   Notato innumerevoli  Assiomi musicali e non con "Orfeo 9" di Tito Schipa Jr..alteriosclerosi  

   Incipiente dello scrivente…oppure…

E-  Ma figurati, anzi, hai elencato realtà musicali che personalmente seguo e adoro! Il nostro metodo compositivo si basa sulla spontaneità, ma credo che sia innegabile per un musicista lasciar trasparire le sue influenze e i suoi ascolti preferiti. I suoni di tastiera sono spesso quelli tipici del prog anni '70 di cui sono da anni innamorata, ho scelto volutamente quel linguaggio sonoro perché rispecchia la mia personalità musicale e riesce a creare le atmosfere che vorrei fossero percepite dall'ascoltatore. Penso che tutta la scena prog degli anni '70 abbia contribuito a creare una specie di "mondo fantastico" che ancora oggi è capace di stregare e di affascinare, e che ancora oggi possiede una libertà d'espressione che altri generi non offrono.

 

9.Inutile dirvi che purtroppo per voi,diventerò una presenza fissa e ossessionante ai vostri

   concerti...concludete come meglio credete...

E- inutile dirti che per noi sarà un piacere! Per quanto mi riguarda la musica si vive nei concerti dal vivo: se si instaura un legame con il pubblico e si riesce a trasmettere qualcosa di positivo non si può che esserne felici. Lo scopo di fare musica per me è proprio quello: regalare emozioni a chi ha voglia di ascoltare e ricevere, condividerle con le persone e dare un senso a ciò che porto avanti come vera e propria "vocazione di vita", ovvero la Musica. Grazie dunque a te, all'attenzione che ci dedichi e soprattutto all'entusiasmo che ci trasmetti!