Speciale Muskelrock 2019


Rok and Roll On The Sea - Festa del Redentore


Ciao Alex!


L'Antro di Ulisse Vol. XXII


Intervista con i White Skull

Recensioni: White Skull

"Will of the Strong"


Intervista con i Thomas Hand Chaste

Recensioni: Where The Sun Comes Down

"Welcome"

Recensioni: Pandora

"Ten Years Like in a Magic Dream"

Recensioni: Black Star Riders

"Heavy Fire"

Recensioni: Kreator

"Gods Of Violence"

Recensioni: Danko Jones

“Wild Cat”


Intervista con i Saxon

Recensioni: Paolo Siani ft Nuova Idea

"Faces With No Traces"

Recensioni: Ted Poley

"Beyond The Fade"

 

 

 

 

 

Recensione: Adrenaline Mob "Omertà”

Adrenaline Mob "Omertà”

(Century Media – Emi)

Per Chi Ascolta: Un certo di tipo di Heavy Metal moderno…

Ed eccoci qua, Mike, ti attendevamo da tempo. Finalmente siamo di fronte al tuo futuro. Un momento che genererà critiche, risatine e vesti stracciate dai puristi del suono metallico. In molti non hanno capito e gradito la tua uscita dal teatro dei sogni, ma alla fine la routine può distruggere anche il più solido degli ingranaggi. Dopo un discusso ( e discutibile per chi scrive ) passaggio nei sopravvalutati Avanged Sevenfold, siamo finalmente in presenza del lavoro compiuto. Una band nuova, anticipata da un EP omonimo qualche mese addietro, per ricominciare da capo e per far vedere che anche senza suite chilometriche la passione rimane intatta. "Omertà" infatti è disco composto da 11 buoni brani, di alternative/groove metal, ben suonati e prodotti. Alla voce troviamo Russell Allen, ispirato e convincente sia nelle partiture più aggressive come nella opener "Undanunted" che in quelle più prettamente "rock" della perla "Indifferent". Un inizio promettente, sicuramente non rivoluzionario, ma di certo superiore all'ultimo e stentato disco dei Dream Theater. Un punto di partenza, non un lavoro fondamentale ma le intuizioni presenti in “Omertà” sono di certo positive. Ora non resta che attenderli sulle assi di un palco.


 

Momento D'Estasi: Le belle linee vocali di Russell Allen e la solita prestazione sopra le righe di Mike.

Colpo Di Sonno: Linee di chitarra forse un pelino troppo “monolitiche”.