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Recensione: Angra "Best Reached Horizons"

Angra "Best Reached Horizons"

(SPV/Steamhammer)

Per Chi Ascolta: Iron Maiden, vecchio NWOBHM, classic Metal con una puntina di samba…

uando in Redazione si è scelto di affidare a me la recensione di una raccolta di “Best of”… proprio a me, che odio queste pubblicazioni, di solito volute principalmente dal “music business” stavo per consegnare la mia lettera di licenziamento immediato. Ma poi quando mi han nominato il nome liturgico, religioso, mitico, divino degli Angra, stavo quasi per svenire! Gli Angra??!?! Certo, ovvio che li recensisco io! Una “semplice” raccolta, capace però allo stesso tempo di offrire in un “bignami musicale” vent’anni della loro onorata carriera. Molto intelligentemente si è deciso inoltre di pubblicare un doppio Cd, a separare nettamente le “due ere” che hanno contraddistinto la vita artistica degli Angra, con i due cantanti susseguitisi al comando. Il primo CD è interamente targato Andrè Matos, il piccolo e simpatico Bruce Dickinson di SanPaolo, che con la sua versione magnetica di “Wuthering Heights” e le sue tonalità più alte della stessa Kate Bush, mi fece conoscere ed amare questa, fino ad allora, sconosciuta band sudamericana negli anni Novanta. Ben venga, pertanto, una pubblicazione del genere, con tanto di jewel case e fornitissimo libretto di foto ricordo e note (curate in primis da Rafael Bittencourt). Soprattutto per tutti quelli (spero siate in pochissimi…) che non hanno mai sentito pronunciare il nome “Angra” nella loro vita. Per i fans della vecchia guardia, invece questa raccolta rappresenta, sicuramente, un’ottima opportunità di ascoltarsi tutto d’un fiato praticamente TUTTE le loro canzoni, scelte dal mitico Kiko Louriero stesso, in occasione del ventennale dalla nascita artistica dei Brazilian metallers Difficile scegliere gli episodi migliori, in quanto si scadrebbe sul personale e sul soggettivo. Per le nuove leve e coloro i quali ignorano completamente quello che Matos e compagni han saputo creare durante il secolo scorso, suggerirei di fiondarsi a tutto volume su pietre miliari quali “Carry On”, Nothing To Say”, e le suggestive atmosfere di “Lisbon”. Ai provetti cantanti di iniziare l’album immediatamente dalla canzone n.3, alla succitata “Wuthering Heights”, da studiarsi almeno 15 volte prima di proseguire con le altre perle vocali quali “Holy Land” o la maideniana “Evil Warning”. Apprezzabile pure il fatto di includere alcuni estratti dai loro lavori più rari, l’EP “Freedom Call” ed il loro Live “Holy Live” (del 1997), senza esclusione di colpi.

01 Carry On "Angels Cry" 1993

02 Angels Cry "Angels Cry" 1993

03 Wuthering Heights "Angels Cry" 1993

04 Evil Warning "Angels Cry" 1993

05 Nothing To Say "Holy Land" 1996

06 Holy Land "Holy Land" 1996

07 Carolina IV (live) "Holy Live" 1997

08 Freedom Call "Freedom Call" 1996

09 Lisbon "Fireworks" 1998

10 Metal Icarus "Fireworks" 1998

Il secondo CD trasuda nelle altre dieci tracce, quel disperato tentativo di rimettere in piedi una band, ringiovanendola con il paulista dalla faccia da ragazzino, quell’Edu Falaschi che a fatica raccolse il testimone ed il microfono vacante, con la responsabilità ed il gravoso compito (soprattutto dal vivo!) di non far rimpiangere il suo famoso e talentuoso predecessore. Oltre alle piacevoli esecuzioni “Hunters And Prey” e “Rebirth” si fa apprezzare la cover di “Kashmir” dei Led Zeppelin. Non solo per la provenienza mitica della cover scelta, ma anche per quel tocco brasileiro, quelle percussioni, da sempre marchio di fabbrica degli Angra. Una band capace di mischiare le sonorità “samba” delle loro radici a quel “metal classico” a quella scuola NWOBHM.

01 Nova Era "Rebirth" 2001

02 Rebirth "Rebirth" 2001

03 Hunters And Prey "Hunters And Prey"

2002 04 Spread Your Fire "Temple Of Shadows" 2004

05 Waiting Silence "Temple Of Shadows" 2004

06 The Course Of Nature "Aurora Consurgens" 2006

07 Salvation:Suicide "Aurora Consurgens" 2006

08 Arising Thunder "Aqua" 20 09 Lease Of Life "Aqua" 2010

10 Kashmir

Difficile assegnare un voto ad una “semplice” raccolta, senza affidarsi al classico “S.V.” anche se potrebbe andar bene un 6,5, risultante dalla media matematica del 10, per la grandezza ed il valore di una delle più talentuose band latine, forse la band brasiliana più famosa di sempre, assieme ai Sepultura. Ma proprio come il combo dei fratelli Cavalera, fama e denaro han causato lotte intestine, infiniti cambi di formazione ed odiose beghe legali che meritano un bel 3 in pagella… Sul sito dei brasiliani si fa riferimento al fatto che la band è ancora alla ricerca del loro nuovo cantante. Se fosse per me cancellerei immediatamente gli appuntamenti e le audizioni e getterei i vari demo ricevuti. La soluzione migliore ce l’hanno già in casa, e poi le reunion vanno così di moda in questo periodo…Andrè Matos torna, tutto perdonato!!!


 

Momento D'Estasi: “Carry On”, “Lisbon, “Nothing To Say”, “Hunters And Prey” ma pure la cover “Kashmir” !

Pelo Nell'Uovo: Vogliamo un disco nuovo, magari con Andrè Matos!