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Recensione: Glad Tree "Onda Luminosa"

Glad Tree "Onda Luminosa"

(Autoproduzione/Synpress44)

Per Chi Ascolta: Folk/Progressive/ Acustic

La carriera musicale di Marcello Capra è ricca di piccole gemme sonore, il chitarrista degli storici Procession (band Prog italiana degli anni '70) ha lasciato nel tempo, degli album acustici davvero toccanti in quanto intimistici. L'anima di questo autore non può che essere rappresentata da un albero della felicità, un albero che dopo l'ascolto mi piace accostare alla vita stessa, e la cover che accompagna il cd è la fotografia del concetto di tranquillità e di felicità stessi, i colori acquarello che compongono l'albero sono come i suoni racchiusi nelle nove composizioni. Radici salde al suolo e fronde al cielo avanti ad una lontana città. La chitarra acustica che sempre accompagna Capra, questa volta non è sola protagonista , come spesso ci ha abituati, bensì in "Onda Luminosa" l'autore si esibisce in trio, con l'ausilio di Lanfranco Costanza al flauto, armonica e Tambourin e del percussionista/vocalist indiano Kamod Raj Palampuri. Nasce questo progetto dal nome Glad Tree, un alchimia di culture e tradizioni, di suoni classici (grazie allo studio di Costanza) che si sposano con ritmiche orientali ed al suono mediterraneo della chitarra. I Glad Tree iniziano le proprie esibizioni nel 2014 e "Onda Luminosa" è un vero e proprio live in studio mentre il debutto è presentato in un concerto del 22 gennaio al Teatro Massaia. All'ascolto non esulano interventi di Jazz, Blues ed ovviamente Folk. Il disco si apre con "Gocce" e l'arpeggio della chitarra rimanda la memoria ai favolosi anni '70, e l'aggiunta del flauto è un rafforzativo. Non si resta indifferenti a questo ritmo ipnotico ed ai suoni Folk, il connubio è profondamente rapitore. Ancora più ferrato nel concetto risulta il brano "Danza Verde", dove gli interventi vocali di Kamod sono strumento aggiunto. Non ci sono testi, bensì fonetica. Più riflessivo è il pezzo "Bassa Marea", esso sprigiona tutto l'insieme delle culture che racchiudono il progetto Glad Tree, dimostrando che le barriere geografiche o gli steccati ideologici devono essere necessariamente abbattuti. Ad un amante come me del Prog acustico degli anni '70 non può che venire la pelle d'oca all'ascolto di "Soul Raga", necessariamente gli occhi si chiudono e ci si lascia trasportare dai suoni caldi ed allo stesso tempo convulsi del brano. "MarMaris- Danza Turchese" è l'unico pezzo non composto da Marcello Capra, bensì da Lanfranco Costanza. Il flauto la fa da padrone, una vetrina per la su arte. Uno dei momenti da me preferiti è "Aura", per la delicatezza ma allo stesso tempo solarità seppur velata di malinconia. Il disco prosegue nelle sue peculiarità, salvo andare a visitare il mondo della Giamaica con "Giamaica Blues", divertente movimento ricco di spunti anche danzerecci. Degna chiusura dell'album. Mi auguro che "Onda Luminosa" abbia un proseguo nel tempo, Capra sa entrare nello spirito dell'ascoltatore, ogni volta una sorpresa. Il disco è consigliato a tutti indistintamente perché è musica basilare, magari ascoltata in cuffia sotto un albero….della felicità!


 

Cosa Funziona: L'alchimia dei suoni derivanti da differenti culture

Cosa Non Funziona: Per chi ascolta solo Metal… quasi tutto.