Speciale Muskelrock 2019


Rok and Roll On The Sea - Festa del Redentore


Ciao Alex!


L'Antro di Ulisse Vol. XXII


Intervista con i White Skull

Recensioni: White Skull

"Will of the Strong"


Intervista con i Thomas Hand Chaste

Recensioni: Where The Sun Comes Down

"Welcome"

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"Ten Years Like in a Magic Dream"

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"Gods Of Violence"

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"Faces With No Traces"

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"Beyond The Fade"

 

 

 

 

 

Recensione: Royal Hunt "20th Anniversary Special Edition”

Royal Hunt "20th Anniversary Special Edition”

(Frontiers)

Per Chi Ascolta: Per chi ama la melodia e l’energia nelle canzoni.

Forse il voto non è del tutto corretto. Forse il mio giudizio è bloccato da una sorta di conflitto di interessi che mi impedisce di dare il “necessario” 100 a questa piccola-grande band. Sono di parte ma anche il più possibile onesto con me stesso e con chi mi legge, perché non esprimerò un voto che rappresenta la perfezione. Il voto poco sopra queste righe è un giusto tributo che credo possa rappresentare la giusta misura di questa band forse un poco troppo sottovalutata dal grande pubblico. Quello che la band capitanata da 20 anni da Andrè Andersen offre in questa lussuosa celebrazione della propria storia è “solo” buona musica, scritta da anni con passione e competenza. 20 anni sono passati da “Land of The Broken Hearts”, ma la buona musica è rimasta pur cambiando voce diverse volte. Molte le emozioni che mi son passate accanto riascoltando canzoni come “Clown in the mirror”, “River Of Pain”, “Tearing down the world” e l’autentico inno “Message to God”. Emozioni che non mi impediscono di apprezzare anche il corso tra le due “ere” di D.C. Cooper, con John West e Mark Boals a contendersi il microfono su dischi di gran valore ma di (purtroppo ed ancora una volta purtroppo) non troppa fortuna. Il primo lo voglio ricordare per l’intesa “Follow me” estratta da “Fear”, mentre il secondo graffia con stile “Tears of the sun”. Non dimentichiamo la bella “Save Me”, chicca scritta appositamente per questi 3 dischi + 1 dvd, oppure le diverse versioni acustiche registrate per l’occasione (voglio citare “Restless” perché è una di quelle canzoni che ti si attaccano alla pelle e non sai perché). Un bel regalo di Natale per con un mesetto di anticipo, un “best-of” degno di finire nella vostra collezione. Lasciatevi ammaliare una volta per tutte, 20 anni di storia non si regalano a tutti. Fidatevi.


 

Momento D'Estasi: Ogni singola nota.

Colpo Di Sonno: Giammai!