Speciale Muskelrock 2019


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Recensione: ROYAL HUNT “Show Me How To Live”

Royal Hunt "Show Me How To Live"

(Frontiers)


Per Chi Ascolta: Per chi ama le tastiere e le belle melodie.

Ci sono dei ritorni che piacciono, che sanno di casa e per cui tutti aspettavano solo il tempo giusto. Perché tutti sappiamo che la marea non può fare altro che riportare a casa chi si era perso, facendo riemergere chi credevamo perso e poco coinvolto. West e Boals non erano altro che degnissimi comprimari all’interno della macchina danese, attori brillanti ma mai decisivi ed incisivi, degli eterni secondi sempre a caccia di una onesta ribalta. La marea è cambiata e dopo un tour in Giappone la speranza di riascoltare D.C. Cooper nei Royal Hunt è diventata certezza, materializzata con il nuovissimo “Show Me How To Live”, uscito verso la fine del 2011. 7 canzoni di buona qualità che dimostrano che con gli interpreti giusti le melodie di Andersen (tastierista – compositore – produttore – padre padrone) spiccano il volo come sul finire degli anni 90. Canzoni come l’epica “Hard Rain’s Coming” , l’incalzante “Half Past Loneliness” ed il tour de force della title track sono delle eccellenti dimostrazioni di sapienza compositiva, non troppo innovativa ma di sicuro impatto emozionale in costante bilico tra prog metal ed hard rock. Un ritorno positivo dopo i miei tanti dubbi e delusioni, che finalmente ci fa ritrovare una band che in silenzio si era fatta amare moltissimo e che da troppo tempo era “incerta”. Buon ascolto per quelli che, vetusti come me, si ricordano di questa piccola grande band ed aspettavano questo disco da 15 e più anni. Per i meno romantici buon ascolto ugualmente.


 

Momento D'Estasi: Ascoltare il coro di “Hard Rain’s Coming” e venire catapultati nel 1997 ( “Paradox” era ) non ha prezzo.

Colpo Di Sonno: A parte qualche difettuccio di produzione ( Tastiere sempre troppo in primo piano, ma è Andersen che produce ) è tutto ok.