Speciale Muskelrock 2019


Rok and Roll On The Sea - Festa del Redentore


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L'Antro di Ulisse Vol. XXII


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Recensione: Scorpion Child "Acid Roulette"

Scorpion Child "Acid Roulette"

(Nuclear Blast)

Per Chi Ascolta: L'hard dei '70s rivisto e corretto nel ventunesimo secolo

Uno degli dischi più attesi dell'anno questo degli Scorpion Child, autori tre anni fa di un debutto che riscosse consensi pressoché ovunque. Sgombriamo subito il campo dagli equivoci: "Acid Roulette" è tutt'altro che di facile assimilazione. Non ti conquista al primo ascolto, ma ti lascia comunque tracce consistenti di sé. E' un cd da decriptare, sta a te poi lasciarti ammaliare o rimanere impassibile. La linea guida è quella tipica del rock anni '70 che vedeva nei Led Zeppelin i padroni assoluti ed a cui gli Scorpion Child devono tanto, però c'è anche dell'altro. I texani hanno l'hard ed il metal nel sangue ed ecco che in "Reaper's Dance" fanno capolino gli Iron Maiden dei primi due album. In "My Woman In Black" c'è un non so che dei Warrior Soul e dell'ugola grattata di Cory Clarke. La splendida ballad "Survives" è cantata, invece, nel classico stile di James Michael (Sixx:A.M.) Ed infine ecco "Blind Man's Shine", la perfetta commistione tra i Black Sabbath ed i sempre presenti Zeppelin. In sintesi, la forza di "Acid Roulette" consiste proprio nell'ammaliare con il crescere degli ascolti. Dategli una chance e lasciatevi conquistare, ne vale la pena…

e Mariano Fontaine
 

Massima Allerta: Per la ballad "Survives"

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